18 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

Covid, anticipare la Messa a Natale? Il vescovo di Monreale dà il via libera

“Il problema non è l’orario ma il rispetto delle regole”

 

CITTA’ DEL VATICANO – “Non c’è nulla di strano ad anticipare la messa di Natale di due ore. Vorrei dire a Boccia che il problema non è l’orario, ma semmai il rispetto delle regole. E noi le regole le rispettiamo. Già in Vaticano il Papa celebra due ore prima, e la vigilia di Natale nelle parrocchie c’è già chi celebra la sera alle diciotto. Dov’è il problema? Non ne farei un dramma”.

Michele Pennisi è vescovo di Monreale. A causa del Covid-19 ha dovuto ridurre momentaneamente l’orario dei dipendenti dell’importante museo diocesano. Le sue parrocchie celebrano con pochi fedeli. Nel Duomo al posto dei 400 posti a sedere ne vengono occupati 150.

Gesù può nascere due ore prima, come ha detto il ministro Boccia?
“Al di là delle battute, la messa sì, può essere celebrata prima come già avviene ovunque”.

Pensa che la Cei sia d’accordo?
“Mi sento di dire che se il governo avanzasse questa richiesta la Cei non avrebbe problema a recepirla. Ripeto: la messa di mezzanotte non è un tabù intoccabile”.

Come vive la sua diocesi questa fase?
“Il Covid-19 facendoci scoprire le nostre false sicurezze, ci aiuta a comprendere che abbiamo bisogno di qualcuno che dia un senso profondo alla nostra vita. Per la Chiesa salvare il Natale è diverso da quello che pensano tante persone per le quali le feste natalizie coincidono con la frenesia del consumismo. Rimane il rischio di celebrare una festa dimenticando il Festeggiato. Quest’anno bisognerà anticipare la messa di mezzanotte come avviene in Vaticano a San Pietro, ma sarà possibile partecipare alle celebrazioni eucaristiche nel rispetto delle norme sanitarie. Nel fare i regali non possiamo dimenticare le persone più bisognose. Facendo un regalo a loro si fa un dono a Gesù bambino mettendo in pratica la mistica della fraternità di cui parla Papa Francesco”.

(La Repubblica)

Ultimi articoli