Incontro con Patrizia Chelini, docente nella Corrado Melone.
Nonostante le necessarie misure di sicurezza da adottare per limitare la diffusione del CoViD-19 alla “Corrado Melone” gli incontri con gli esperti continuano.
Così, dopo gli incontri in remoto via Meet con la grandissima attrice, regista, scrittrice e drammaturga, nonché Commendatore per onore al merito della Repubblica Italiana, Monica Guerritore e con suo marito, professore universitario di Diritto Costituzionale, presidente del Consiglio Italiano per i rifugiati, ex presidente della RAI e deputato della Repubblica Italiana, Roberto Zaccaria, questa volta si prosegue in presenza con una scrittrice, vincitrice italiana del progetto più interessante, prossima dirigente scolastica, Patrizia Chelini, docente nella nostra Scuola. L’incontro si è tenuto con una singola classe, tutti ben distanziati, presso la sala teatro “Iaboni” della nostra Scuola. Di seguito il lavoro dei ragazzi della 2E.
Caro diario oggi per noi è stato un giorno bellissimo; siamo scesi in sala teatro e abbiamo incontrato la prof Chelini. Eravamo emozionati, volevamo conoscerla e farle delle domande.
Appena siamo entrati ci siamo seduti e, nonostante le mascherine e il distanziamento, la prof ci ha trasmesso la sua passione e il suo amore per la scrittura e per i libri. Io e i miei compagni avevamo una domanda ciascuno perché eravamo molto curiosi come per esempio:
- “Aveva un posto dove riusciva a scrivere di più?”
- “Aveva la passione della scrittura già da bambina?”
E molte altre. Lei, molto educatamente, ha risposto a tutto e ci ha anche detto che per scrivere bene bisogna leggere, la stessa cosa che dice sempre la nostra professoressa di italiano.
A metà incontro ci ha raccontato che lei, da bambina, insieme a una sua amica, faceva le gare a chi scrivesse le poesie e testi gialli più carini.
È stato molto bello sentirlo raccontare! Il suo libro, intitolato “Sequestro a Largo Argentina”, lo ha scritto quattro anni fa, ci ha detto che ha impiegato molto tempo per completarlo.
Ci ha spiegato che ogni giorno scriveva una parte del libro e il giorno successivo, dopo averla esaminata attentamente, quando non le piaceva, la cancellava senza esitare. Quest’incontro è stato davvero interessante, ci ha fatto capire ancor di più quanto sia importante leggere e penso che scrivere un libro sia bellissimo e allo stesso tempo molto impegnativo; è stata comunque una bellissima esperienza, da ripetere con altri scrittori perché la prof. ci ha dato molti consigli, per esempio di scrivere molto, soprattutto in corsivo e con una penna buona. Io scrivo tante pagine di diario proprio come sto facendo ora e adesso mi vorrei cimentare nello scrivere anche tante poesie che poi leggerò a tutta la classe. Noi ragazzi le abbiamo posto davvero molti quesiti a cui ha risposto con molto entusiasmo e con il sorriso. È come se in qualche modo si fosse confidata con noi. Infatti ci ha detto che ha ambientato il suo libro a Roma proprio perché è il luogo dove è nata e per lei è la città più bella di tutte.
Anche a me, da grande, piacerebbe scrivere dei libri e mi farebbe piacere farli leggere.
Penso che questo sia stato uno degli incontri a cui ho partecipato tra i più interessanti; ho imparato che non è importante se scrivi un diario, un libro o una poesia, l’importante è scrivere, scrivere e scrivere… stasera dedicherò tanto tempo a raccogliere i miei pensieri riguardo la giornata appena trascorsa e così anche nelle prossime sere. Nel silenzio della mia cameretta troverò l’ambiente ideale per avere la giusta ispirazione, mi lascerò trasportare dalle sensazioni e cercherò di esprimerle al meglio. Spero che venga fuori qualcosa di carino e, chissà, quando sarò grande forse avrò ancora la voglia e magari la costanza per scrivere una storia. Un’altra cosa molto bella è stata quando la prof. ha più volte paragonato la scrittura ad una forma di arte e secondo me non c’è modo più adatto per definirla, in tutte le sue forme e con tutte le emozioni che può trasmettere; per me, per esempio, spesso può essere molto più che arte! Colpisce molto il fatto che lei, quando descrive nei suoi libri un determinato personaggio, si immedesimi così tanto in esso che è lei ma al contempo non è lei; sembra prendere le ”sembianze”, empatizzare molto con quel personaggio che ha quindi qualcosa della scrittrice stessa e ciò secondo me aumenta moltissimo il realismo all’interno della storia. Questo incontro ha cambiato il mio modo di pensare alla scrittura facendomi capire quanto scrivere, soprattutto testi lunghi, sia impegnativo e talvolta faticoso ma anche quanto sia bello e soddisfacente e ha fatto emergere in me una passione che forse è sempre stata dentro di ma doveva solo sbocciare . . . è una passione che dovremmo avere tutti per esprimere le nostre emozioni che, a volte, fa male tenere dentro; scrivere, oltre che essere bellissimo, è qualcosa che arricchisce e migliora la vita.