12 Novembre, 2024
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L’​Eurogruppo dice sì alla riforma del Mes

Ampliate le funzioni del meccanismo. Si prevede inoltre la creazione di un backstop per le banche. Gentiloni: “Ottime notizie per la sicurezza, la stabilità e la resilienza della zona euro”

Via libera dell’Eurogruppo alla riforma del Mes. “Prevediamo di firmare l’accordo di modifica del trattato all’inizio del prossimo anno”, scriveva lo scorso 5 dicembre l’allora presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio europeo Charles Michel. In 12 mesi il mondo è cambiato, la pandemia di Covid ha stravolto l’economia europea, ma il testo della riforma è rimasto invariato. Un anno dopo la riforma del Meccanismo europeo di stabilità è stata approvata e i ministri dei 19 paesi della zona euro hanno dato il via libera definitivo alla modifica del trattato.

La riforma, che sarà firmata solo a fine gennaio mentre nel corso del 2021 si dovrebbe procedere con le ratifiche nazionali, amplia le funzioni del Mes e rafforza il ruolo dell’organismo intergovernativo nella progettazione, negoziazione e monitoraggio dei programmi di assistenza finanziaria. Viene accantonato inoltre il ‘famigerato’ memorandum che all’epoca della crisi della Grecia impose condizioni molto pesanti ad Atene, che sarà sostituito con una lettera d’intenti con cui il paese in questione si impegnerà a rispettare le regole del Patto di stabilità.

Si prevede inoltre la creazione di una rete di salvataggio (meglio nota con il termine inglese backstop) di sostegno comune al Fondo di risoluzione unico (Srf) sotto forma di una linea di credito del Mes per sostituire lo strumento di ricapitalizzazione diretta. Si tratta dunque di un fondo di emergenza finanziaria per le risoluzioni bancarie nell’eurozona. Sul backstop viene fissato un tetto nominale di 68 miliardi di euro come limite assoluto all’importo che il Mes potrebbe prestare al Fondo unico di risoluzione.

Vengono introdotte anche nuove norme concernenti le operazioni di salvataggio degli interi Paesi per mezzo del Mes, che assieme alla Commissione europea avrà il compito di analizzare la sostenibilità del debito dei Paesi e dunque la loro futura capacità di ripagarlo. Tale analisi verrebbe fatta, in caso di crisi come quella del debito greco, prima che si proceda a una ristrutturazione del debito. “Questi cambiamenti rafforzeranno la resilienza e le capacità di risoluzione delle crisi della zona euro”, si legge in una nota dell’Eurogruppo.

​”L’accordo che abbiamo raggiunto sul trattato Mes e sull’introduzione del backstop sono ottime notizie per la sicurezza, la stabilità e la resilienza della zona euro”, ha detto il commissario all’Economia Paolo Gentiloni al termine della riunione dell’Eurogruppo. “Non siamo ancora alla fine, rimane la firma del trattato e la procedura di ratifica, ma oggi abbiamo compiuto un passo determinante grazie alla volontà dei ministri di raggiungere l’obiettivo”, ha aggiunto l’ex premier.

(Agi)

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