17 Luglio, 2024
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La deforestazione in Amazzonia è ai massimi da 12 anni

Le associazioni ambientaliste puntano il dito su Bolsonaro, che ha spinto per l’apertura di aree protette all’estrazione mineraria e all’agricoltura

La deforestazione nell’ Amazzonia brasiliana è tornata a crescere nel 2020, toccando i massimi da 12 anni. Il programma di monitoraggio satellitare dell’agenzia spaziale brasiliana Prodes riferisce che nei 12 mesi fino allo scorso agosto sono stati distrutti 11.088 chilometri quadrati di foresta, un’area grande più della Giamaica. Si tratta di un incremento pari al 9,5% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Gli ambientalisti hanno puntato il dito sul presidente Jair Bolsonaro, che ha spinto per l’apertura di aree protette all’estrazione mineraria e all’agricoltura. “A causa di una simile deforestazione, il Brasile è probabilmente l’unico grande produttore di gas serra che è riuscito ad aumentare le proprie emissioni nell’anno in cui la pandemia di coronavirus ha paralizzato l’economia globale”, si legge in una nota dell’Osservatorio Climatico Brasiliano, sigla che raccoglie diverse associazioni ambientaliste.

(Agi)

 

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