18 Luglio, 2024
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Coronavirus, nel Lazio l’Rt torna sopra 1. E’ allarme “ponte” e shopping di Natale

Intensificati i controlli nelle arterie commerciali. Non solo il centro storico, via Cola di Rienzo, viale Libia, via Appia Nuova, via Tuscolana e Ostia: ora finiscono nel mirino anche l’Eur e Trastevere

Strade dello shopping a numero chiuso, con ingressi contingentati e transennamenti in caso di sovraffollamento. Il lungo fine settimana dell’Immacolata (il ponte parte oggi e si chiuderà martedì) spinge la prefettura a rafforzare le misure già messe in campo contro gli assembramenti nelle scorse settimane. Non solo il centro storico, via Cola di Rienzo, viale Libia, via Appia Nuova, via Tuscolana e Ostia: ora finiscono nel mirino anche l’Eur e Trastevere, dove si vedranno volare droni e i megafoni dei vigili urbani ricorderanno incessantemente di rispettare le norme sul distanziamento sociale e l’obbligo di indossare correttamente le mascherine.

Vanno bene la corsa ai regali e i negozi aperti fino alle 21. Ma l’attenzione non può assolutamente calare. Basta poco per ritrovarsi di nuovo in difficoltà, come ha fatto presente al tavolo l’assessorato alla Sanità della Regione. I dati confortano la tesi: il tasso di replicazione del coronavirus, l’Rt, è risalito a quota 1,01 nel Lazio ed è a 0,84 a Roma. Un calo di tensione è sufficiente a far rischizzare i contagi e l’idea di una terza ondata è considerata insostenibile dalle strutture sanitarie. Per questo, come auspicato dal prefetto Matteo Piantedosi, ieri sera è intervenuta la Pisana del governatore Nicola Zingaretti con un’ordinanza che supera le previsioni dell’ultimo decreto del premier Conte.

Fino a martedì, oltre ai centri commerciali, chiuderanno anche i grandi store (stile Ikea, Coin e Rinascente) da oltre 2.500 metri quadrati. Limitazioni anche per i mercati all’aperto come Porta Portese. A completare il pacchetto ci saranno posti di controllo di polizia, carabinieri e finanzieri tanto in città che ai caselli autostradali, nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.

Fin qui le misure per trascorrere senza troppi rischi il weekend. Poi, da giovedì, si entrerà nel merito del capitolo sui trasporti pubblici. Il nuovo dpcm affida alle prefetture il compito di gestire il servizio e potenziarlo. Se quello su ferro è di fatto immodificabile, verrà ampliata l’offerta su gomma. Il 7 gennaio, quando ritornerà sui banchi il 75% degli studenti, secondo le prime stime ci saranno in circolazione almeno 150 mila pendolari in più. Serviranno, quindi, molti più autobus in strada. L’obiettivo è evitare di vedere ancora in circolazione torpedoni ridotti a scatole di sardine con le ruote.

In attesa di capire se da palazzo Valentini arriveranno notizie su eventuali fondi extra da spendere per rafforzare le flotte, Atac e Cotral provano ad anticipare i probabili grattacapi che pioveranno dopo la fine delle festività natalizie. La municipalizzata dei trasporti del Campidoglio ha stretto un accordo con 40 aziende private per rimpinguare il parco mezzi con 1.000 bus. A disposizione ci saranno 165 veicoli da 12 metri e 835 Gran Turismo. Una volta finita la conta dei pullman, si ragionerà anche su una nuova rimodulazione degli orari di scuola, tanto in entrata che in uscita.

La prima e l’ultima campanella della giornata verranno scaglionate in modo da non intasare il trasporto pubblico. Come detto, vanno tenuti sotto controllo i contagi: sui quasi 23 mila tamponi analizzati ieri, si sono registrati 1.831 nuovi casi. Sono 62, invece, le nuove vittime causate dalla pandemia. La risposta? Una campagna di tracing sempre più estesa: in campo ci sono già 278 farmacie ( dal 9 dicembre inizieranno anche quelle della catena Boots) e i medici di famiglia che hanno già effettuato 4.588 tamponi rapidi.

(La Repubblica)

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