Il coprifuoco del 31 allungato dalle 22 alle 7, anziché le 5 del giorno dopo. Movimenti per necessità solo con autocertificazione
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è confermato il divieto di spostamenti tra regioni o province autonome diverse, indipendentemente dal rispettivo livello di rischio, salvo che non ricorrano comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Il capo del Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, nella lettera inviata a tutte le prefetture a seguito del Dpcm dello scorso 3 dicembre, ha dunque sottolineato quanto già dichiarato dal presidente del Consiglio Conte. E ha anche chiarito che «nell’ambito del suddetto arco temporale, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021, sono vietati, in un’ottica più restrittiva che tiene conto della maggiore propensione alla mobilità, anche gli spostamenti tra Comuni, restando ferme le stesse cause eccettuative».
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E quali sono queste cause eccettuative? Eccole. «Tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza».
Non solo. «Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione – scrive il Viminale – con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma. Nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1 gennaio 2021, il suddetto divieto vige anche con riferimento alle seconde case ubicate in altro comune».
Verranno potenziati i controlli alle principali arterie di traffico e nelle stazioni per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, S.Stefano e Capodanno.
Infine si conferma la vigenza del cosiddetto “coprifuoco” nella fascia oraria 22-5 e, per la sola giornata del 31 dicembre 2020, se ne prolunga la durata fino alle ore 7 del successivo 1 gennaio 2021.
(La Stampa)