29 Dicembre, 2024
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Il progetto. Il «Presepe diffuso» speranza per Assisi messa in ginocchio dal Covid

Luci e statue in tutta la città. E davanti alla Basilica il pastore sarà un’infermiera. Oltre 10mila metri quadrati di videoproiezioni (visibili online) ripropongono gli affreschi di Giotto

Sarà diverso. Suggestivo. Il primo passo di un progetto che si svilupperà anche nei prossimi anni. Un Presepe diffuso in tutta Assisi, «un abbraccio di luce e di nuova speranza», lo hanno definito. S’accenderà martedì prossimo, l’8 dicembre, dopo la Messa delle 17 presieduta dal neocardinale Mauro Gambetti, già custode del Sacro Convento.

Proprio luci e statue saranno in tutta la città di san Francesco, che avrà il suo centro sulla facciata della Basilica superiore, davanti alla quale (proprio accanto a Francesco) troverà spazio anche un pastore “speciale” realizzato a grandezza naturale: la statua di un’infermiera.

Il ‘Natale di Francesco’ è stato presentato in videoconferenza dal direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, insieme alla sindaca Stefania Proietti, all’architetto Mario Cucinella, al presidente di Symbola Ermete Realacci e all’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, che ha contribuito a sostenere il progetto.

Un Presepe che attraverserà «le piazze e le strade della città di Assisi per trasformarla in una nuova Betlemme», attraverso 10mila metri quadri di videoproiezioni che riproporranno gli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco, «mettendo insieme tradizione e modernità con la spiritualità francescana», ha sottolineato padre Fortunato.

Sarà anche «il primo Presepe tanto grande totalmente illuminato da fonti rinnovabili», ha ricordato Realacci. «Anche in questo anno così segnato dalla sofferenza, nella pandemia, buon Natale perché il Signore viene, viene sempre e ci fa compagnia», ha fatto sapere il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni.

E poiché pochi potranno arrivare la città umbra, per le restrizioni imposte dalla pandemia, 

 

il progetto potrà essere seguito ogni sera, fino al 6 gennaio, su Internet:

 CLICCA QUI.

 

Così, collegandosi si potrà ad esempio ammirare sull’intera facciata della Basilica superiore la Natività di Gesù. L’Annunciazione di Maria, invece, verrà proiettata sulla facciata della Cattedrale di San Rufino. Il gioco di luci illuminerà anche altri edifici simbolo della città visibili da lontano, come la Basilica di santa Chiara, la Rocca Maggiore e Minore, Monte Frumentario e la Torre civica della piazza del Comune.

L’albero di Natale, nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco, è un abete bianco di 13 metri offerto dall’Assessorato all’Agricoltura e Foreste della Provincia autonoma di Trento. Sarà addobbato con 40mila luci a led e proviene da selvicoltura sostenibile della Valle dei Mocheni (per ogni pianta tagliata, qui viene reimpiantata immediatamente una nuova).

La tecnica utilizzata è mista: statue a grandezza naturale e immagini video dell’affresco della navata inferiore della Basilica. Ancora, la ‘Basilica di vetro’: ogni mezz’ora, dalle 17 alle 22, il Presepe verrà spento per proiettare un video sulla facciata della Basilica Superiore che, grazie alla computer grafica, permetterà allo spettatore di vedere l’interno del complesso monumentale, con i suoi affreschi, in una narrazione evocativa del Natale di San Francesco.

 

Guarda il video di presentazione de “Il Natale di Francesco” CLICCA QUI

(Avvenire)

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