28 Dicembre, 2024
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Immacolata, il Papa in piazza di Spagna. Alle 7.30 del mattino per evitare assembramenti

Poi Francesco è andato anche a Santa Maria Maggiore ed è tornato in Vaticano per l’Angelus. Con una lettera Apostolica ha annunciato un anno di Indulgenza plenaria

Un omaggio anticipato, rispetto al normale orario dell’appuntamento in piazza di Spagna, sotto la statua dell’Immacolata concezione. Papa Francesco è andato a deporre un mazzo di fiori nel giorno dell’Immacolata, alle 7.30 del mattino. Quando in giro, per il centro della capitale, c’erano solo poche persone. Con la mascherina bianca sul volto.

Nei giorni scorsi era stato detto che il Papa quest’anno avrebbe evitato la visita dell’8 dicembre in piazza di Spagna proprio per evitare la folla dei normali appuntamenti. Poi Francesco è andato anche a Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani e celebrato la Messa nella Cappella del Presepe. A metà mattinata, ha fatto ritorno in Vaticano. I vigili del fuoco hanno postato su tweet un breve video dell’arrivo del Papa a piazza di Spagna per un atto di devozione privato alla Madonna: “la sorpresa di Papa Francesco a piazza di Spagna a Roma per la tradizionale cerimonia dell’8 dicembre prima che i vigili del fuoco salissero con l’autoscala su fino a 27 metri di altezza per donare alla Madonna la corona di fiori”, scrivono.

E il Papa annuncia anche un anno di indulgenza plenaria a partire da questo 8 dicembre. Oggi ricorrono i 150 anni del Decreto Quemadmodum Deus, con il quale il Beato Pio IX dichiarò San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica. “Al fine di perpetuare l’affidamento di tutta la Chiesa al potentissimo patrocinio del Custode di Gesù, Papa Francesco – si legge nel decreto del Vaticano – ha stabilito che, dalla data odierna, anniversario del Decreto di proclamazione nonché giorno sacro alla Beata Vergine Immacolata e Sposa del castissimo Giuseppe, fino all’8 dicembre 2021, sia celebrato uno speciale Anno di San Giuseppe”. Per questa occasione è concessa l’Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nella Domenica di San Giuseppe (secondo la tradizione bizantina), il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina.

Poi il Papa si è arrivato al Vaticano per l’Angelus: “Dio è paziente, ma noi possiamo ingannare gli uomini, Dio no”. Quindi “attenzione. Non vale fare i furbi: rimandare continuamente un serio esame della propria vita, approfittando della pazienza del Signore. Approfittiamo del momento presente”, ha aggiunto, “Questo sì è il senso cristiano del ‘carpe diem’. Non godere la vita nell’attimo che fugge, no, questo è il senso mondano. Ma cogliere l’oggi per dire “no” al male e “sì” a Dio; aprirsi alla sua Grazia; smetterla finalmente di ripiegarsi su sé stessi trascinandosi nell’ipocrisia. Guardare in faccia la propria realtà, riconoscere che non abbiamo amato Dio e il prossimo come dovevamo. E confessarlo, iniziare un cammino di conversione chiedendo prima di tutto perdono a Dio nel Sacramento della Riconciliazione, e poi riparare il male fatto agli altri”.

(La Repubblica)

 

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