19 Luglio, 2024
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Coronavirus, stop ai treni tra Italia e Svizzera: crollo dei passeggeri dopo il Dpcm

La decisione di Ferrovie federali e Trenitalia legata alle misure anti-contagio più dure introdotte dall’Italia e al drastico calo dei passeggeri. Da giovedì 10 dicembre tutto fermo dalle lunghe percorrenze ai regionali

I collegamenti ferroviari tra Svizzera e Italia saranno interrotti da giovedì 10 dicembre, fino a nuovo avviso, le Ferrovie federali Svizzere (Ffs) e Trenitalia interrompono i collegamenti tra Svizzera e Italia, lo rferiscono i media elvetici che legano la decisione alle nuove misure contenute nel Dpcm adottato dal governo italiano.

Come riferisce la tv pubblica Rsi, “nessun treno potrà più varcare il confine italiano, se non rispettando norme che gli addetti ai lavori svizzeri giudicano inattuabili, come ad esempio il controllo della febbre di ogni singolo passeggero”. Ma a pesare sulla decisione c’è anche il drastico calo dei viaggiatori.

Sia il traffico a lunga percorrenza che quello regionale Tilo sono interessati dalla nuova misura. Per quanto riguarda i convogli a lunga percorrenza, gli Eurocity continueranno a circolare normalmente in territorio elvetico, ma si fermeranno al confine. I convogli nel traffico regionale tra Briga e Domodossola continuano a circolare. “La sospensione del traffico transfrontaliero Tilo per il momento è limitata a tre giorni, in attesa di chiarimenti con le autorità italiane, mentre i convogli circoleranno normalmente in territorio svizzero”, riporta Rsi citando Ffs. “Risparmiati” per ora i pendolari dalla provincia piemontese del Vco poiché i treni per il Cantone Vallese della Briga-Domodossola sono gestiti da Bls. Ma c’è il timore che questa società segua l’esempio di Ffs.

Lo stop dei treni riguarda anche il traffico regionale tra Canton Ticino e Lombardia e quindi molti lavoratori transfrontalieri.  “Un servizio su un giornale del Ticinese  ha agitato le acque – accusa il referente dei frontalieri della provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, Antonio Locatelli – si accusavano i frontalieri di essere la causa del nuovo aumento di contagi in Ticino. E ora ci si mette anche il governo italiano che, facendo di tutta l’erba un fascio,  rischia di appiedare 5000 frontalieri”

(La Repubblica)

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