Gli esperti del Comitato tecnico scientifico nell’incontro con il premier Conte avrebbero sottolineato la necessità di stringere le maglie nei più a rischio delle ferie di Natale, specie dopo le immagini degli assembramenti di ieri nelle città italiane
Il Cts sollecita una stretta dei provvedimenti anti Covid duarante le feste di fine anno. “Servono misure più rigide, estese a livello nazionale, per evitare che le vacanze di Natale si trasformino nella premessa di una devastante terza ondata a gennaio”, avrebbero ribadito gli esperti del Comitato tecnico-scientifico avrebbero ribadito al Governo nella riunione con il premier Conte e i capigruppo.
Gli scienziati avrebbero ripetuto la contrarietà ad allentare le restrizioni, in particolare gli spostamenti tra Comuni, sottolineando invece la necessità di stringere le maglie nei giorni più a rischio delle ferie natalizie, specie dopo le immagini degli assembramenti di ieri nelle città italiane.
I numeri, è il ragionamento dei tecnici, non consentono rilassatezze e sono ben diversi da quelli che si registravano all’inizio dell’estate, quando le riaperture trovarono una curva epidemica ridotta ai minimi termini. Oggi che l’incidenza è ancora altissima, 193 casi per 100mila abitanti (quando la soglia ritenuta di rischio è 50), e il tracciamento dei contatti è di fatto saltato da due mesi (senza contare un sistema sanitario ancora sotto stress), non è pensabile, secondo gli esperti, dare il segnale di un’apertura generalizzata che renderebbe oltretutto impossibile, come si è visto ieri, il controllo capillare in vie e piazze, nonchè sui mezzi pubblici per evitare sovraffollamenti.
(Agi)