Il presidente della Camera durante i tradizionali auguri di Natale: “Le istituzioni stanno reggendo all’impatto della pandemia”. E sul Mes: “Per ora non è necessario”
“Gli italiani, in questo momento, tutto vogliono tranne una litigiosità estrema ma provvedimenti concreti per andare avanti”. Non elude la stretta attualità politica, il presidente della Camera Roberto Fico, rispondendo alle domande della Stampa parlamentare nel corso del consueto scambio di auguri natalizi, e sollecita alla maggioranza un rapido stop alle polemiche, incomprensibili per gli italiani in un momento così drammatico.
“Con caduta governo ci sarebbero le urne”
“Si rivendica – osserva Fico – si lavora ma si trova sempre un punto di caduta, nella responsabilità di fare andare avanti un governo e una maggioranza in questa fase storica che comporta un momento difficile. Bene porre le questioni politiche ma ci si ferma lì”. Anche perché, incalzato dai cronisti presenti, Fico esprime altrettanto nettamente il proprio parere su quale sarebbe l’esito di un’eventuale crisi: “In una democrazia parlamentare – ha osservato – tutto può accadere se c’è una nuova maggioranza. La mia opinione personale è che sia un percorso molto stretto e che quindi, in caso di crisi, si andrebbe a elezioni. Gli schemi sono stati già tentati tutti. E’ molto difficile una terza via”. Ciò non toglie, sempre secondo il presidente della Camera, che il Parlamento dovrà essere coinvolto pienamente su tutti i processi decisionali legati all’arrivo dei fondi del Recovery Plan, anche se non ravvede per il momento, nell’operato di Palazzo Chigi, una volontà di prevaricazione: “Il Parlamento – ha affermato – dovrà fare la sua parte anche sul Recovery, io vorrei che andassimo orgogliosi del Parlamento che – lo dico un’altra volta – è la task force dei cittadini italiani per la quantità di lavoro che sta facendo. Conosco il rispetto del presidente del Consiglio – ha aggiunto – delle istituzioni tutte. Quando poi ci sarà una decisione sul percorso, dirò la mia pubblicamente”.
“Il Mes non è necessario”
Intanto, restando nel perimetro europeo, l’opinione di Fico sul Mes sanitario appare netta e perfettamente armonizzata a quella di M5s: “In questo momento non è necessario per il nostro paese, perchè credo che guardando a tutta Europa non c’è solo Paese che ha fatto accesso al Mes sanitario”, così come ferma è la richiesta alle istituzioni comunitarie di “eliminare” definitivamente il Patto di stabilità e archiviare l’Austerity. “Spesso – ha detto ancora Fico – si è chiesto un cambio delle parole d’ordine dell’Unione europea. E penso che in questo momento si è trovato. Il successo del Recovery Fund è un successo dove l’Italia è stata protagonista a tutti gli effetti”.
“Istituzioni stanno reggendo”
Fico ha poi rivendicato il lavoro fatto dagli eletti e da tutti gli uffici e l’amministrazione di Montecitorio, per garantire la continuità e l’efficienza nonostante la pandemia: “La Camera non ha abdicato un solo giorno, durante tutta la pandemia. Stiamo reggendo, dobbiamo avere uno scatto d’orgoglio, le istituzioni stanno reggendo, sta reggendo il governo, il Parlamento e le comunità locali. E questo ce lo riconosce anche l’Europa. Abbiamo attuato un’azione di controllo sugli atti del governo enorme. Il parlamento ha avuto la capacità di trasformare i tantissimi decreti che sono arrivati. Molti emendamenti di maggioranza e opposizione sono stati approvati. Non ci può essere nessun atto del governo che non sia controllato dalla Camere, siamo una Repubblica parlamentare”, prendendo anche l’impegno, con la tutta la stampa presente a riaprire il Transatlantico “quando finirà l’emergenza”. “Non vedo l’ora – ha concluso il presidente – perché vorrà dire che siamo tornati alla normalità”.
(Agi)