16 Luglio, 2024
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Pronto il piano vaccinazione anti Covid, alle Regioni 1.833.975 dosi

Si auspica che l’Ema approvi l’immissione nel mercato del vaccino nella seduta del 21 dicembre per poi procedere con il Vaccine Day europeo 

La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti-Covid 19 che verranno distribuite da Pfizer. Lo ha comunicato il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri.

Qualora, come si auspica, l’Ema approverà, nella seduta di lunedì 21 dicembre, l’immissione sul mercato del vaccino e dopo la successiva, pressoché immediata, validazione dell’Aifa, ci sarà, già prima della fine dell’anno, il ‘Vaccine Day’ europeo. I primi cittadini verranno quindi vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera.

Nei giorni successivi, verrà invece avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani. Il piano sarà ratificato dalla Conferenza Stato Regioni tra il Governo, le Regioni e il commissario Arcuri – e sulla base dei dati forniti dalle Regioni e successivamente normalizzati – ci sarà la suddivisione delle prime 1.833.975 dosi che verranno inizialmente inviate alle Regioni.

Nel dettaglio la distribuzione nelle Regioni (primo invio): Abruzzo 25.480; Basilicata 19.455; Calabria 53.131; Campania 135.890; Emilia Romagna 183.138; Friuli Venezi Giulia 50.094; Lazio 179.818; Liguria 60.142; Lombardia 304.955; Marche 37.872; Molise 9.294; Provincia autonoma di  Bolzano 27.521; Provincia autonoma di  Trento 18.659; Piemonte 170.995; Puglia 94.526; Sardegna 33.801; Sicilia 129.047; Toscana 116.240; Umbria 16.308; Valle d’Aosta 3.334; Veneto 164.278.

La seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi, che consentiranno nelle settimane successive di somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie, nonché di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile.

(Agi)

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