19 Luglio, 2024
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Zaia vieta gli spostamenti fra Comuni a partire dalle 14: dal 19 dicembre al 6 gennaio

Il presidente ha annunciato un’ordinanza entro poche ore. Cercherà comunque un’intesa col ministro Speranza. “Ma in attesa di una normativa nazionale, il Veneto deve mettersi in sicurezza”

Regolare i flussi tra i Comuni, tutelare il commercio, garantire la mobilità personale. Il Veneto dei contagi in continua impennata testa nuove strategie per resistere nel mare in burrasca della pandemia. Il governatore Luca Zaia firmerà un’ordinanza anti-assembramento che entrerà in vigore dal 19 dicembre e tale rimarrà fino all’Epifania. “Se arriverà una misura nazionale sarà gerarchicamente superiore a quella veneta e questa ordinanza regionale verrà assorbita ma nel frattempo dobbiamo metterci in sicurezza. Abbiamo già atteso 5 giorni e non ho ancora capito cosa accadrà a livello nazionale. Non so cosa farà il governo ma non possiamo aspettare ulteriormente. Oggi avremo un’altra riunione ma il Veneto è il Veneto”, ha spiegato il governatore, che poi ha specificato la ratio: “Resteremo in zona gialla, ma sono necessari dei provvedimenti. L’idea è quella di aumentare il distanziamento sociale e mettere in sicurezza i cittadini. E’ un sacrificio che chiedo ai veneti”.

Dunque in Veneto, dalle 14 in poi, non si potrà più uscire dal proprio Comune, se non per andare al lavoro o per motivi di urgenza. La decisione è stata presa analizzando i dati quotidiani, ma anche in seguito a un confronto con i professionisti della sanità che fanno parte del team di Zaia. Il bollettino di giovedì 17 dicembre indica altri 4.452 nuovi contagi e 92 i morti a causa del Covid nelle ultime 24 ore in Veneto. In terapia intensiva sono ricoverate 378 persone. Gli attuali positivi sono 95.779 contro i 94.225 di ieri (+1.554). Il governatore Zaia, in attesa della decisione del Governo, ha deciso di giocare d’anticipo rispetto ai fine settimana che precedono il Natale. “Il nostro Rt ci farà restare in zona gialla, per questo dobbiamo intervenire subito” ha detto, al consueto punto stampa a Marghera. “Noi per primi abbiamo creato la zona rossa a Vo’, noi per primi abbiamo introdotto i duecento metri per passeggiare fuori casa. Dobbiamo prendere ancora decisioni perché il pericolo è dietro l’angolo. Con questa ordinanza abbiamo voluto tutelare per quanto possibile la libertà personale, per evitare di arrivare al lockdown”.

Vista la situazione di emergenza qualche sindaco del Veneto era già corso ai ripari. Il primo cittadino di Treviso Mario Conte lo scorso fine settimana ha chiuso il centro ai pedoni, con i vigili urbani a presidiare i blocchi. Il sindaco di Padova Sergio Giordani, invece, usa l’escamotage del blocco delle auto per provare a far calare i flussi: nel fine settimana dentro tutto il perimetro della circonvallazione interna sarà vietato l’accesso e la mobilità delle auto, dalle 10 alle 19. Eventuali deroghe dovranno essere legate a motivi di salute, di estrema necessità o per comprovate esigenze lavorative. I residenti nella zona interdetta alla circolazione potranno in qualsiasi momento uscire dai varchi salvo potervi rientrare solo dopo le 19. “Non possiamo vedere un altro fine settimana come quelli appena passati”, ha detto Giordani.

(La Repubblica)

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