26 Settembre, 2024
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Il Covid avanza e la Svizzera ci ripensa: alcuni cantoni chiudono le piste da sci

Lucerna, Svitto e Zugo chiuderanno i loro comprensori sciistici dal 22 dicembre. Restano invece aperti gli impianti in Vallese, Berna e nel canton Vaud.

Volevano fare i fenomeni ma alla fine anche loro si sono arresi alla realtà: alcuni cantoni svizzeri hanno deciso di introdurre misure più severe rispetto a quelle annunciate oggi dal governo federale per contrastare la pandemia. Lucerna, Svitto e Zugo chiuderanno i loro comprensori sciistici dal 22 dicembre. Restano invece aperti gli impianti in Vallese, Berna e nel canton Vaud.

Le sette stazioni sciistiche che avevano richiesto un permesso di esercizio per i prossimi giorni hanno ricevuto una risposta negativa, ha indicato il cantone di Lucerna, aggiungendo che la situazione è “molto tesa” e sarebbe “irresponsabile” aprire le piste in questo cotesto. Nel cantone il tasso di riproduzione del virus è aumentato nell’arco di una settimana da 1,06 a 1,23. La situazione è analoga a Svitto, che raggiunge addirittura quota 1,28.I due cantoni giustificano la chiusura anche con la situazione negli ospedali, dove le capacità sono praticamente esaurite. Rinunciare agli sport invernali dovrebbe contribuire a prevenire gli incidenti e a dare sollievo al personale sanitario, che lavora a pieno regime a causa di Covid-19. Nel corso del pomeriggio anche le autorità di Zugo hanno annunciato la chiusura dei comprensori sciistici a partire dal 22 dicembre a causa dell’elevato numero di contagi.
La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (Cds) invita i Cantoni a “esaminare attentamente” se sono soddisfatte le condizioni per l’autorizzazione all’esercizio degli impianti di risalita. Questa può essere concessa “solo se il cantone o la regione hanno, tra l’altro, una capacità sufficiente per trattare sia i pazienti affetti da Covid-19 che altri”.

(Globalist)

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