La sperimentazione triennale del Freccia Rossa Perugia-Arezzo-Milano-Torino della mattina, con ritorno serale, sarà prorogata a tutto il 2021
“Nonostante le molteplici difficoltà di bilancio e quelle dovute alle insidie di questa seconda fase della pandemia che ha prodotto conseguenze drammatiche sul fronte dei trasporti ferroviari, la sperimentazione triennale del Freccia Rossa Perugia-Arezzo-Milano-Torino della mattina, con ritorno serale, sarà prorogata a tutto il 2021, nonostante un incremento significativo nella richiesta di copertura del costo di un servizio totalmente a mercato, coperto necessariamente quindi dall’introito dei biglietti e dalle compensazioni degli Enti pubblici. La relativa delibera di giunta, dopo una fase istruttoria molto complessa, è ormai in approvazione”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche.
“Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dell’assessorato e quello personale della presidente Tesei che si è attivata per conseguire un brillante risultato – ha aggiunto Melasecche. Da tempo infatti questo obiettivo era fra i non pochi che la Giunta regionale si prefiggeva, nonostante l’incremento annuale dei costi dovuto alla revisione annuale del PEF, Piano Economico Finanziario, previsto nel contratto del 2018 che è stato coperto dal bilancio della sola Regione con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Prosegue così la possibilità di prenotazione dei biglietti anche per gennaio 2021 agli stessi orari e condizioni precedenti in attesa che Trenitalia possa rendere definitiva in tutti i dettagli l’offerta per il prossimo anno.
Nel tentativo di offrire un servizio in qualche modo analogo al maggior numero degli umbri – ha sottolineato l’assessore – è stato, come noto, rimodulato l’orario del treno regionale veloce da Terni per Roma in modo da garantire la coincidenza con il Freccia Rossa per Milano-Torino, in precedenza tutt’altro che sicura, in un tempo di percorrenza di mezz’ora superiore a quello che parte da Perugia (anche se con la rottura di carico nella Capitale), risultato al momento non trascurabile tenuto conto della diversa latitudine dei due capoluoghi di provincia.
Sono in corso inoltre interlocuzioni sia a livello interregionale che nazionale per rendere possibile la fermata ad Orte del Freccia Rossa per Milano, previa uscita dalla linea direttissima, che ridurrebbe ulteriormente gli attuali tempi di percorrenza. Tutto ciò facendo seguito alle varie prese di posizione di esponenti nazionali sull’Alta Velocità che potrebbero cambiare lo scenario fin qui bloccato per le città medie che non si trovano sulle linee principali. Come Regione – ha proseguito Melasecche – abbiamo aperto anche questa interlocuzione per migliorare i nostri collegamenti stradali e ferroviari”.
“Appare chiaro a tutti coloro che conoscono a fondo le problematiche di settore – ha spiegato l’assessore Melasecche – che la posizione geografica della nostra regione, centrale ma interna, demograficamente non pesante, è nei fatti molto più difficile da promuovere, soprattutto per i treni a mercato, rispetto sia alle aree a sud del Paese che su quelle poste sulle fasce tirrenica ed adriatica, facilitate da sempre da politiche incentivanti a carico del bilancio dello Stato per cui non sono possibili confronti impropri. Tuttavia le azioni che abbiamo messo in campo, nonostante questo primo anno 2020 sia da molti punti di vista un “annus horribilis” – ha concluso l’assessore -, ci stanno permettendo di conseguire miglioramenti apprezzabili nella riorganizzazione dell’intero mondo dei trasporti, sia nel settore stradale che in quello ferroviario che ci fanno guardare al futuro prossimo con moderato ottimismo”.
(QuotidianodellUmbria)