L’operazione “cashback” di Stato deve raddoppiare il rimborso sugli acquisti nei piccoli Comuni italiani e nei Comuni montani. Lo propone Uncem al Governo e al Parlamento, con una istanza lanciata da Roberto Colombero, Presidente della Delegazione piemontese. La proposta arriva a metà nel primo mese di “Italia Cashless”, piano messo a punto dal Governo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente. “Dall’attuale e generalizzato 10% di cashback per ogni acquisto, chiediamo che si passi al 20% per chi paga con carta negli esercizi commerciali e nelle imprese dei Comuni montani italiani e nei piccoli Comuni – evidenzia il Presidente Colombero – È significativo si possa avere una distinzione, un aumento delle opportunità sui territori. Questo andrebbe a coprire un gap di opportunità, di flusso nei negozi e negli esercizi che fanno somministrazione dei territori montani italiani. Incentiverebbe il consumatore a scegliere quei negozi, quei bar, quei ristoranti nei nostri Comuni sui quali da tempo puntiamo anche con il claim ‘Compra in valle, la Montagna vivrà'”.
Uncem sta lavorando con gli Enti locali sul decreto che stanzia 210milioni di euro a 3.100 Comuni, da destinare alle attività commerciali. “La digitalizzazione dei sistemi di pagamento, la possibilità di avere una vetrina o sistemi di e-commerce per negozi di una stessa valle sono sicuramente delle opportunità sulle quali lavorare – spiegano Igor De Santis e Matteo Passuello, Vicepresidenti Uncem Piemonte – Occorre sostenere percorsi di rafforzamento delle imprese, incentivare i consumatori, non solo chi abita nei nostri Comuni, a scegliere quei negozi che tengono in vita il sistema sociale ed economico locale. Uncem è pronta a fare iniziative anche di comunicazione, d’intesa con la Regione Piemonte, come quella lanciata due settimane fa dalla DMO Visit Piemonte ‘Acquista locale, una scelta che vale'”.
“Sul cashback rafforzato mi aspetto un impegno e un segnale dal Decreto Ristori, unificato dall’uno al quattro nella conversione in Parlamento – aggiunge Colombero – Anche il Ristori Quinquies che si sta scrivendo può dare una risposta alla nostra istanza. Uncem sta lavorando anche con Poste Italiane e con gli istituti di credito per limitare commissioni sui pagamenti elettronici e costo di noleggio del pos. Tutti devono averlo, ma le commissioni negli esercizi e in tutte le imprese dei Comuni montani, devono essere azzerate”.