Fra percorsi extra-curriculari e metodologie didattiche innovative
La Legge di bilancio approvata dal Parlamento nel dicembre 2018 (ai sensi dell’articolo 1, comma 785, della legge 145/2018) ha ridefinito le caratteristiche dell’alternanza scuola lavoro così come erano state previste dalla legge 107/2015 (“Buona scuola”), che aveva reso obbligatori i percorsi di alternanza scuola-lavoro. Inoltre con DM. 774 del 4 settembre 2019 sono state definite le nuove linee guida che recepiscono le novità introdotte con la legge di bilancio 2019, modificandone la denominazione, in Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex Alternanza scuola lavoro), ed anche la durata: almeno 210 ore negli Istituti Professionali (da 400); 150 ore negli Istituti Tecnici (da 400); 90 ore nei Licei (da 200). Ed ancora il comma 5 dell’articolo 8 dell’Ordinanza Ministeriale 205/2019 prevede che i PCTO concorrano alla valutazione delle discipline alle quali tali percorsi afferiscono ed a quella del comportamento, contribuendo così alla definizione del credito scolastico.
Si ricorda inoltre che l’effettuazione di tali percorsi rappresenta un prerequisito di accesso all’Esame di Stato. In particolare il colloquio d’esame (secondo l’art. 17 del decreto 62/2017, peraltro ripreso nell’art. 2 del decreto ministeriale 37/2019 e nell’art. 19 dell’OM 205/2019), prevede che una sezione di tale prova sia dedicata all’illustrazione, da parte del candidato, delle esperienze vissute durante i percorsi, con modalità da lui stesso prescelte (relazione, elaborati multimediali etc.), rientrando a pieno titolo nella determinazione della valutazione della discussione finale, con la conseguente ricaduta sul punteggio complessivo.
La nuova normativa, oltre a prevedere un significativo ridimensionamento del numero di ore e delle risorse messe a disposizione delle scuole, cambia sia lo scenario in cui iscrivere tali esperienze sia le finalità che ne stanno alla base.
I nuovi percorsi si fondano oggi su due principali dimensioni: quella orientativa e quella delle competenze trasversali.
In merito alla dimensione orientativa, i percorsi di PCTO che le istituzioni scolastiche promuovono per sviluppare le competenze trasversali, leggiamo nella Linee Guida, contribuiscono ad esaltare la valenza formativa dell’orientamento in itinere, laddove pongono gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e sempre maggiore consapevolezza delle proprie vocazioni, in funzione del contesto di riferimento e della realizzazione del proprio progetto personale e sociale, in una logica centrata sull’auto-orientamento.
Per quanto attiene invece alle competenze trasversali, tutte le attività condotte nei PCTO devono essere finalizzate all’acquisizione delle competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto e di quelle interdisciplinari, quali le competenze personali, sociali, la capacità di imparare a imparare, le competenze in materia di cittadinanza, quelle imprenditoriali, la competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali. Il tutto per fornire agli studenti contesti di esperienza utili a favorire la conoscenza di sé e delle proprie attitudini, in funzione di una scelta post diploma più consapevole e ponderata (orientamento).
Dal punto di vista dello studente, la certificazione delle competenze testimonia la valenza formativa del percorso, offre indicazioni sulle proprie vocazioni, interessi e stili di apprendimento con una forte funzione di orientamento, facilita la mobilità, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi ivi compresa l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato; inoltre sostiene l’occupabilità, mettendo in luce le competenze spendibili anche nel mercato del lavoro, promuovendo l’auto-valutazione e l’auto-orientamento, consentendo agli studenti di misurarsi con i propri punti di forza e di debolezza, nonché di orientarsi rispetto alle aspettative future.
A tal riguardo l’Istituto Salvo D’Acquisto negli ulti anni è sempre andato alla ricerca di percorsi di PCTO, oltre che aderenti agli indirizzi presenti nell’offerta formativa, altresì all’insegna dell’innovazione e quanto più professionalizzanti.
Quest’anno, già a partire dal mese di Novembre, i ragazzi del triennio hanno infatti aderito a tre attività progettuali differenti: Impresa in Azione con il patrocinio di Junior Achievement, Cervellotic School Up, ed altresì un ciclo di attività didattiche a carattere scientifico organizzate dall’Università degli Studi di Tor Vergata.
Al fine di portare a compimento le predette proposte, si ritenuto opportuno selezionare infatti attività fruibili da remoto, per conseguire, nei tempi più veloci possibili, il risultato delle 150 ore senza timori per le limitazioni eventualmente opposte dalla attuale condizione di restrizione a causa dell’emergenza epidemiologica.
L’eventuale rientro in presenza e l’allentamento delle misure di contenimento proposte dal Governo, non impedirà di fatto la possibilità di aderire ad altre proposte progettuali (ad es. una convenzione per l’indirizzo agrario con l’Ente Parco Bracciano-Martignano per la creazione dell’orto botanico), stabilendo al termine dell’anno scolastico, quali esperienze, maggiormente coerenti con il percorso di studi, è bene presentare ai commissari in occasione dell’esame di Stato conclusivo.
Tra molteplici suggerimenti, Junior Achievement -la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola-, consente agli studenti di partecipare a Webinar per ciascuno dei quali certifica 2 ore di PCTO. Quest’anno, insieme alla ONG Terre des Hommes Italia, propone il percorso di empowerment generazionale e parità di genere #IoGiocoAllaPari – Palestra di Diritti e Competenze, rivolto a studenti e studentesse della secondaria di II grado con l’obiettivo di unire la consapevolezza dei diritti con quella delle competenze, adottando un modello innovativo di didattica online basata sul “role modeling”, che stimola l’apprendimento di concetti e valori complessi attraverso l’osservazione di figure positive e l’analisi delle loro azioni, accrescendo l’autostima, l’autoimprenditorialità, la capacità di trasferire competenze specifiche agendo su attitudini positive (come intraprendenza, spirito d’innovazione, creatività, intuizione delle opportunità).
Il percorso offre ore di formazione e, a coloro i quali giungono al completamento, un «Diploma in Empowerment generazionale & Parità di genere».
Anche Cervellotik presenta un catalogo di proposte abbastanza nutrito-tramite SchoolUP-, una piattaforma web per la didattica digitale, i PCTO, il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. La piattaforma propone percorsi pre-strutturati, innovativi e coinvolgenti sull’ educazione all’imprenditorialità (startup formativa simulata), mondo del lavoro e orientamento (cv, ricerca attiva, primo colloquio), ambiti trasversali alle materie curricolari (scrittura creativa e digitale) e professioni digitali.
Nella varietà dell’offerta, si è pensato di selezionare l’attività “Scrivo il mio Curriculum vitae” un iter che permette agli studenti di comprendere che cosa sia un curriculum vitae, indirizzandoli nella sua compilazione in modo efficace (in italiano ed in inglese), insieme alla relativa lettera di accompagnamento; ed “OrientOut”, un percorso di supporto alla scelta post diploma (scelta universitaria, percorsi professionalizzanti, ricerca di lavoro) che permette di acquisire tutti gli strumenti necessari per effettuare una valutazione ragionata circa la propria carriera futura.
In convenzione poi con la facoltà di ingegneria dell’Università di Tor Vergata, si è fornita inoltre agli studenti la possibilità di aderire ad una serie di percorsi opzionali aventi ad oggetto la termofluidodinamica, la cybersecurity, la meccanica, le nanobiotecnologie, l’efficienza energetica etc, seguendo seminari e laboratori tematici, all’interno del progetto di ateneo UNILAB- Scuola, Università, Lavoro-, consistente in workshop di settore, nelle aree più innovative del sapere e del mondo professionale, ovviamente nell’ambito degli studi dell’Ingegneria.
E’ l’Orientamento quindi ad assumere l’identità di strumento di transizione tra formazione e lavoro; di conseguenza il fine è sempre quello di implementare, anche grazie a questi percorsi trasversali, le migliori strategie didattiche, classe capovolta, collaborative/peer to peer/ blended learning, gamification, potenziando e valorizzando sempre le attività curriculari, ma fornendo così allo studente le opportune soft skills for lifelong learning.