Il capo della Lega travestito da pseudo-benefattore si fa riprendere insieme ai City Angels: “Ripassati il Vangelo, non lo brandire come scudo solo quando conviene a te”.
Pubblicità a buon mercato per uno che ha fatto dell’egoismo (prima gli italiani) e della discriminazione (visti i divieti di aiutare i poveri delle giunte leghiste o dei cavilli per impedire agli stranieri di accedere ai servizi) il tratto principale della sua politica
“Sono contento che grazie alle pressioni della Lega il governo, proprio su richiesta della Regione Lombardia, abbia cancellato quella norma che avrebbe devastato il volontariato obbligando le associazioni, anche le più piccole, ad aprire una partita Iva e a emettere una fattura”.
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, che nel giorno di Natale a Miano, con i City Angels, ha distribuito pacchi con generi di necessità ai bisognosi.
Una iniziativa smaccatamente strumentale, vista la distanza siderale che c’è tra lui, la Chiesa e chi fa il volontariato sul serio.
Dobrebbe imbarcarsi su una nave delle odiate Ong e vedere la sofferenza. O andare un anno a dare una mano a Baobab a Roma, che – al contrario – è stata oggetto continuo di una campagna di denigrazione della destra.
E i commenti non sono mancati:
Anch’io stamattina ho portato regali e cibo, assieme alla Caritas, a persone in difficoltà ma non mi sogno di farmi pubblicità. Per questo mi sento di dire che sei un poveretto.
Volontariato e politica è qualcosa che fa ribrezzo e moralmente incompatibili,quindi ,con il dovuto rispetto x tutto ciò che fa’,l associazione che si presta a questo squallido slogan propagandistico tutto è purché un’associazione di volontariato.
Facile non fare il pranzo di Natale, mangi tutto l’anno andando in giro, anche se il 25 non ti siedi a tavola bella…troppo facile così però
Mattè fai una bella cosa, ripassati il Vangelo del tuo omonimo: vai al capitolo 6, versetto dall’1 al 4. Non brandire il Vangelo come scudo solo quando conviene a te.
(Globalist)