Fonti di governo fanno sapere che si deciderà in base ai dati epidemiologici dopo l’Epifania
Roma, 28 dicembre 2020 – Con le riaperture, visti i dati della pandemia da Coronavirus, il Governo vuole andarci piano. E così, mentre dopo la Befana sembra slittare la riapertura delle piste da sci, è molto probabile che si rinnovi lo stop – da metà gennaio – anche delle attività di palestre, piscine, cinema e teatri.
Fonti di governo precisano che “si deciderà anche sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania”. Potrebbero essere dunque rinnovate misure che prevedono la sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi anche all’aperto, così come la chiusura di palestre e piscine. A cui si aggiungerà con ogni probabilità il divieto di grandi eventi aperti al pubblico e l’apertura delle discoteche.
Il 7 gennaio finiscono le misure restrittive natalizie e entreranno in vigore di nuovo le fasce di colore in base all’andamento del contagio nelle regioni (rossa, arancione, gialla, in base ai livelli di allerta).
Intanto, dopo la zona rossa di quattro giorni dal 24 al 27 dicembre per tentare di disciplinare i festeggiamenti di Natale con cenoni e ritrovi familiari, arriva una tregua arancione di tre giorni fino al 30 dicembre. Da stamani dunque è ritornato lo shopping e la possibilità di uscire di casa: nelle città hanno timidamente riaperto alcuni negozi, allentando la distopia a cui ci si stava abituando, luci accese e nessuno a spasso per le strade. Saracinesche alzate, ma acquisti penalizzati in molte zone da neve e pioggia, con i negozi che potranno restare aperti fino alle 21 per evitare la concentrazione di troppe persone negli stessi orari. Per tre giorni a partire da oggi saranno consentiti anche gli spostamenti all’interno del comune di appartenenza dalle 5 alle 22. Rimangono chiusi al pubblico i bar e i ristoranti, il cui servizio è disponibile per asporto, che riapriranno appunto il 7 gennaio.
(Quotidiano.net)