La bozza del report settimanale: Rt in aumento a 0,93, preoccupano Calabria, Liguria e Veneto. Per la prima volta da ottobre terapie intensive sotto la soglia critica. Nel bollettino
Roma, 30 dic. – Ancora in aumento l’indice Rt in Italia, che sale da 0,90 a 0,93: è la terza settimana consecutiva di aumento. È quanto si legge nella bozza del report di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, riferito al periodo 21-27 dicembre. In 4 regioni (Basilicata, Calabria, Liguria e Veneto) è sopra 1, in Puglia e Lombardia è a 1.
“La Regione Veneto oltre ad un Rt puntuale maggiore di uno si accompagna ad una incidenza particolarmente elevata. Nella settimana di monitoraggio si osserva una diminuzione generale del rischio, principalmente dovuta a una lieve riduzione nei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche”.
In particolare, nove Regioni sono classificate a rischio Basso. Undici Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui tre (Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Veneto) hanno una probabilita’ elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilita’. Una Regione (Sardegna) ha una classificazione del rischio Non Valutabile -equiparato a rischio alto- data la bassa percentuale di completezza dei dati.
La parentesi natalizia
“È complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilita’ e interazione interpersonale tipica della socialita’ di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARS-CoV-2”. È quanto si legge ancora.
Nella situazione descritta, rileva il documento, “questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora significativamente elevato.
Si conferma pertanto la necessita’ di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone”.
“È fondamentale – scrivono gli scienziati – che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessita’ di rispettare le misure raccomandate dalle autorita’ sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.
(Agi)