27 Dicembre, 2024
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La denuncia: “In Brianza niente vaccino anti-influenzale per gli anziani, a pagamento dai privati”

Una lettera al direttore, piena di indignazione: “Il nostro medico pur avendo richiesto per tempo le 400 dosi di vaccino necessarie per i suoi pazienti ne ha ricevute solo 40. Ma intanto…”

Carissimo direttore,

le scrivo per denunciare quello che è successo ai miei anziani genitori, residenti in Lombardia e per la precisione nella bella Brianza in merito alla vaccinazione antinfluenzale.

Ad ottobre sono stati avvisati dal loro medico di base che presto sarebbe passato a fare il vaccino. Necessitano la somministrazione a domicilio per via delle precarie condizioni di salute. Dopo giorni nessuno non si fa più vivo. Ci informiamo e scopriamo che il nostro medico, poveretto, pur avendo richiesto per tempo le dosi di vaccino necessarie per i suoi pazienti, ben 400 dosi, ne ha ricevute solo 40. Quindi ha dovuto fare una cernita dei 40 pazienti più a rischio sui suoi 400 e giustamente dare a loro priorità e quindi le prime dosi.

Ma dove erano finite le altre 360 dosi? Possibile che nella gestione scandalosa della Regione Lombardia sulla questione vaccini influenzali fosse possibile ricevere solo un pezzo dell’ordine fatto a chi di competenza dal medico di base rispettando tutti i crismi del caso?

Beh in cuor nostro pensavamo che fosse un disastro generalizzato che tutti in regione fossero sprovvisti del vaccino. Ma poco dopo scopriamo che la clinica privata della città aveva i vaccini e che recandoti da loro al prezzo di 60 euro potevi vaccinarti. Per la somministrazione a domicilio il prezzo era più salato. Inutile dirle che rabbia ci è montata dentro e che profondo scoramento davanti a tale ingiustizia davanti a chi è debole e che lo Stato a parole dice di proteggere ma poi nei fatti così non è.

Abbiamo toccato con mano quello che è il drenaggio delle risorse per la sanità pubblica a favore di quella privata. Perché il mio medico di base ha ricevuto solo 40 vaccini sui 400 richiesti e il privato aveva vaccini a volontà?

I mesi passano e ormai pensiamo che questo benedetto vaccino sia totalmente perduto quando il 30 dicembre i miei ricevono la chiamata del medico. È arrivato il vaccino anche per loro e passerà in mattinata a farlo. Dopo una prima esultanza sento un amica anch’essa paziente del medesimo medico e in coda fuori dall’ambulatorio per fare il vaccino. Confrontandoci scopriamo che il nostro povero medico di base ha ricevuto i vaccini mancanti e li deve somministrare tutti in pochissimi giorni tre se non due, insomma entro la fine dell’anno. Una follia che causa code di anziani fuori dall’ambulatorio per strada al gelo con la neve in piena pandemia. Tutto per colpa di una gestione folle che dà le risorse prima al settore privato e al pubblico le propina col contagocce e vicino alla data di scadenza. Il tutto mettendo in pericolo la vita dei pazienti e senza rispetto alcuno del lavoro dei propri medici.

Spero possa pubblicare questa mia lettera di denuncia che di certo rappresenta l’esperienza di tanti cittadini in questi terribili mesi.

Un saluto

(Globalist)

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