18 Settembre, 2024
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Morte di Marco Formentini, camera ardente per l’ex sindaco di Milano..

… Il figlio Stefano: “Credeva nell’Europa”

Il primo a rendere omaggio nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Formentini, scomparso il 2 gennaio, è stato il sindaco Sala. Lutto cittadino, nel pomeriggio i funerali

Si è aperta la camera ardente allestita nella Sala Alessi di Palazzo Marino per l’ultimo saluto all’ex sindaco di Milano, Marco Formentini scomparso il 2 gennaio all’età di 90 anni. Il primo a rendere omaggio a Formentini è stato il sindaco Beppe Sala.

Accanto al feretro, ricoperto di rose rosse, ci sono i tre figli del primo cittadino leghista. Oggi le bandiere del Comune sono a mezz’asta ed è stato proclamato lutto cittadino. La camera ardente sarà aperta fino alle 13,30. E poco più tardi alle 14,30 si terrà la cerimonia funebre.

“Era una persona con un’umanità straordinaria, con un percorso politico sempre alla ricerca di portare avanti delle idee e dei cambiamenti, la sua umanità e la sua vera passione sono i motivi per cui Milano lo ricorderà con riconoscenza. E lo dico senza retorica”. Così Sala ha ricordato Formentini durante la sua visita alla camera ardente. “Lui era un gentiluomo, era simpatico, io l’ho sentito quasi fino alla fine e sono molto contento perché i figli mi hanno detto di quanto mi stimava e la cosa era ricambiata”, ha aggiunto Sala. Per quanto riguarda la possibilità di intitolargli una via della città “c’è questa regola dei 10 anni che devono passare dalla morte di una persona – ha risposto Sala ai giornalisti -. È una regola abbastanza rigida per tutti noi e credo che da ex sindaco anche lui avrebbe voluto far rispettare le regole, però certamente la mia opinione è che è senz’altro meritevole di questo. Troveremo una formula” per ricordarlo.

Un “maestro di vita” che credeva nell’Europa e nei suoi valori. Così Stefano Formentini ricorda il padre Marco con i due fratelli, Chiara e Savino. “Mio padre – racconta – è stato un pioniere della comunità europea: ha sempre avuto un’idea forte di Europa che ha trasmesso a tutti noi. E’ stato fino agli ultimi giorni un maestro di vita”. “In questi giorni – aggiunge – abbiamo ricevuto attestazioni di stima da tutti, questa cosa ci ha inorgoglito, non ho letto una parola fuori posto, non c’è destra o sinistra in questo caso e di questo siamo orgogliosi”, “da figlio posso dire che è bello”. Alle 14,30 ci sarà cerimonia laica per salutarlo “perché lui era un laico e abbiamo voluto rispettare le sue volontà”.

(La Repubblica)

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