Ricerca dell’Università di Utrecht. Il riscaldamento globale sta causando una maggiore evaporazione, che si traduce in un calo del livello dell’acqua
Mentre il livello globale del mare sta aumentando a causa della crisi climatica e delle minacciose infrastrutture costiere, le temperature più elevate in altre aree stanno provocando un effetto diametralmente opposto, causando la contrazione di laghi e bacini idrici interni. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Communications Earth and Environment, condotto dagli esperti dell’Università Justus Liebig di Gießen e dell’Università di Utrecht e il Naturalis Biodiversity Center Leiden, nei Paesi Bassi, che hanno valutato l’importanza e le conseguenze del calo dei livelli dell’acqua.
“Si tratta di un problema spesso sottovalutato – afferma Matthias Prange dell’Università Justus Liebig di Gießen – che sta tuttavia provocando enormi disagi. Mar Caspio può essere considerato rappresentativo di molti altri laghi nel mondo: tantissime persone non sono nemmeno consapevoli del fatto che il lago interno si stia riducendo drasticamente a causa dei cambiamenti climatici”.
Il team ha valutato che il livello dell’acqua del Mar Caspio potrebbe scendere da 9 a 18 metri durante questo secolo, un’eventualità che influenzerebbe la biodiversità e porterebbe alla scomparsa di vari habitat e diverse specie.
“Il rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) non ha nemmeno menzionato i laghi e ha ignorato le conseguenze sociali, politiche ed economiche del riscaldamento globale sulle regioni colpite – sostiene Thomas Wilke, collega e coautore di Prange – abbiamo bisogno di più dati, di un numero più elevato di studi e di una migliore comprensione delle conseguenze del riscaldamento globale in questa regione”.
Gli autori sottolineano che l’obiettivo deve essere quello di aumentare la consapevolezza delle conseguenze del cambiamento climatico per i mari e i laghi interni in modo che possano essere sviluppate strategie appropriate, come approcci per altri grandi laghi e regioni che affrontano sfide simili.
“Il livello dell’acqua – spiega Frank P.Wesselingh dell’Università di Utrecht – è determinato dalle influenze proporzionali di afflusso, precipitazione ed evaporazione. Il riscaldamento globale sta causando una maggiore evaporazione, che si traduce in un calo del livello dell’acqua”.
“Le economie di tutti i paesi confinanti sarebbero colpite dalla contrazione del Mar Caspio – continuano gli esperti – per questo il bacino dovrebbe essere utilizzato come esempio nella ricerca scientifica per valutare la vulnerabilità di alcune regioni al calo del livello dell’acqua”.
I ricercatori sottolineano poi che le nazioni non possono risolvere i conflitti risultanti in modo autonomo, per cui sarebbe utile sviluppare una task force globale per sviluppare e coordinare strategie di approccio. “L’istituzione di fondi internazionali per il clima – conclude Prange – potrebbero offrire la possibilità di finanziare progetti e misure di adattamento se i cambiamenti nel livello del lago sono attribuiti al cambiamento climatico”.
(Agi)