27 Dicembre, 2024
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La crisi climatica sta provocando una preoccupante contrazione dei laghi

Ricerca dell’Università di Utrecht. Il riscaldamento globale sta causando una maggiore evaporazione, che si traduce in un calo del livello dell’acqua

Mentre il livello globale del mare sta aumentando a causa della crisi climatica e delle minacciose infrastrutture costiere, le temperature più elevate in altre aree stanno provocando un effetto diametralmente opposto, causando la contrazione di laghi e bacini idrici interni. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Communications Earth and Environment, condotto dagli esperti dell’Università Justus Liebig di Gießen e dell’Università di Utrecht e il Naturalis Biodiversity Center Leiden, nei Paesi Bassi, che hanno valutato l’importanza e le conseguenze del calo dei livelli dell’acqua.

“Si tratta di un problema spesso sottovalutato – afferma Matthias Prange dell’Università Justus Liebig di Gießen – che sta tuttavia provocando enormi disagi. Mar Caspio può essere considerato rappresentativo di molti altri laghi nel mondo: tantissime persone non sono nemmeno consapevoli del fatto che il lago interno si stia riducendo drasticamente a causa dei cambiamenti climatici”.

Il team ha valutato che il livello dell’acqua del Mar Caspio potrebbe scendere da 9 a 18 metri durante questo secolo, un’eventualità che influenzerebbe la biodiversità e porterebbe alla scomparsa di vari habitat e diverse specie.

“Il rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) non ha nemmeno menzionato i laghi e ha ignorato le conseguenze sociali, politiche ed economiche del riscaldamento globale sulle regioni colpite – sostiene Thomas Wilke, collega e coautore di Prange – abbiamo bisogno di più dati, di un numero più elevato di studi e di una migliore comprensione delle conseguenze del riscaldamento globale in questa regione”.

Gli autori sottolineano che l’obiettivo deve essere quello di aumentare la consapevolezza delle conseguenze del cambiamento climatico per i mari e i laghi interni in modo che possano essere sviluppate strategie appropriate, come approcci per altri grandi laghi e regioni che affrontano sfide simili.

“Il livello dell’acqua – spiega Frank P.Wesselingh dell’Università di Utrecht – è determinato dalle influenze proporzionali di afflusso, precipitazione ed evaporazione. Il riscaldamento globale sta causando una maggiore evaporazione, che si traduce in un calo del livello dell’acqua”.

“Le economie di tutti i paesi confinanti sarebbero colpite dalla contrazione del Mar Caspio – continuano gli esperti – per questo il bacino dovrebbe essere utilizzato come esempio nella ricerca scientifica per valutare la vulnerabilità di alcune regioni al calo del livello dell’acqua”.

I ricercatori sottolineano poi che le nazioni non possono risolvere i conflitti risultanti in modo autonomo, per cui sarebbe utile sviluppare una task force globale per sviluppare e coordinare strategie di approccio. “L’istituzione di fondi internazionali per il clima – conclude Prange – potrebbero offrire la possibilità di finanziare progetti e misure di adattamento se i cambiamenti nel livello del lago sono attribuiti al cambiamento climatico”.

(Agi)

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