Poi si riprenderà con il 50% degli studenti in presenza e i nuovi orari scaglionati con le fasce d’entrata delle 8 (il 60%) e delle 10 (il 40%). Le novità dopo il vertice in prefettura con Comune e Regione
A scuola nel Lazio si torna il 7 gennaio, ma per tutti gli istituti superiori sarà didattica a distanza, con gli orari precedenti alla pausa invernale. Almeno fino all’11 gennaio, salvo imprevisti, quando si riprenderà con il 50% degli studenti in presenza e i nuovi orari scaglionati con le fasce d’entrata delle 8 (il 60%) e delle 10 (il 40%).
Contestualmente al rientro nelle aule anche le attività produttive si adatteranno ai nuovi orari. E’ in corso la proroga al 31 gennaio dell’ordinanza della sindaca Raggi che disciplina gli orari di apertura delle attività commerciali, artigianali e produttive, che permetterà orari più flessibili in base alle esigenze dei territori e delle famiglie che accompagnano i figli a scuola.
Sono alcune delle novità emerse dal tavolo di coordinamento di questa mattina presieduto dal Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Un tavolo che fonti di Palazzo Valentini giudicano “cordiale e proficuo” che ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Regione Lazio, Comune di Roma e Ufficio scolastico regionale. Una presenza, quella dell’ex provveditorato, che non era inizialmente prevista, ma divenuta necessaria in virtù dello slittamento last minute sul rientro dei licei nelle aule, deciso stanotte in cdm dopo l’ultimatum sul Governo del presidente di regione nonché segretario Pd Nicola Zingaretti: “o rinviate la riapertura o lo decideremo autonomamente”.
“La data di inizio delle lezioni in presenza è slittata al 100% – spiega Rocco Pinneri, direttore dell’Usr, al termine dell’incontro a Palazzo Valentini – ma resta sempre la possibilità, da parte della Regione, di posticiparla ancora se la situazione epidemiologica mostrerà criticità”. Occhi puntati sul monitoraggio dei contagi: un’eventuale entrata in zona arancione per il Lazio potrebbe costringere alla dad al 100% per superiori e università, sebbene da parte della Regione l’intenzione sia quella di allinearsi con le decisioni del Governo.
Intanto, dal tavolo di coordinamento emerge una buona notizia sul fronte della lotta al contagio tra i banchi: per venire incontro alle istanze di tutela della salute di studenti, sono state intraprese alcune azioni concrete, come la possibilità, per tutti gli studenti, di fare un tampone rapido prenotandosi gratuitamente online sul sito della Asl di riferimento. Il provvedimento, valido da ieri in alcune Asl come Rm3, potrebbe presto interessare tutto il territorio, così come essere esteso anche agli insegnanti.
Da quanto si apprende, la Prefettura ha accolto le decisioni sulle modifiche di orari e percentuali di ingresso in aula proposte nei giorni scorsi dai sindacati dai sindacati e giudicate “accoglibili in base ad un’attenta valutazione dell’impatto sul mondo della scuola e del tpl”. Quindi, sì a lezioni di 50 minuti e sì allo scaglionamento al 60% alle 8 e al 40% alle 10. Si tratta di percentuali fisse, che non potranno essere modificate dalle scuole in autonomia. I cambiamenti verranno immediatamente aggiornati nel piano operativo e relativa relazione tecnica disponibile sul sito della Prefettura di Roma.
Ma Pinneri rassicura: “I nuovi orari servono a raccordare le esigenze della scuola con quelle del trasporto pubblico, ma sono validi solo se la scuola è in presenza. Senza presenza saranno validi gli orari in vigore prima della pausa invernale”. Ai presidi non resta dunque che rispolverare le vecchie tabelle almeno per i primi giorni di scuola.
In vista del rientro degli studenti, aree soggette a possibili assembramenti – come le stazioni metro di Anagnina, Ponte Mammolo, Saxa Rubra, Laurentina – saranno sorvegliate speciali. La Protezione Civile sarà di supporto al personale Atac e Cotral per vigilare i luoghi, fermo restando l’alta attenzione da parte delle forze dell’ordine. Infine le attività produttive: è in via di proroga fino al 31 gennaio dell’ordinanza Raggi sugli orari di apertura delle attività in vigore dal 9 dicembre e inizialmente prevista fino al 6 gennaio.
Confermate dunque, al momento, le fasce F1A e F1B, quindi gli esercizi di vicinato del settore alimentare, le medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare e i panificatori, dal lunedì al venerdì potranno effettuare l’apertura al pubblico tra le 5 e le 8.15. Le fasce F2 e F3, quindi i laboratori non alimentari, svolti in forma artigianale e non, gli esercizi di vicinato del settore non alimentare, le medie e grandi strutture di vendita del settore non alimentare e internet point, dal lunedì al venerdì potranno effettuare l’apertura al pubblico dopo le ore 9.15. Contestualmente, secondo fonti della Prefettura, la Regione Lazio studierà un provvedimento per “sensibilizzare” i sindaci laziali, così da disporre ordinanze specifiche allo scopo di differenziare gli orari non solo delle attività produttive ma anche degli uffici pubblici.
(La Repubblica)