Utilizzato il 54,9% del totale distribuito nelle Regioni. Il ministro della Salute Speranza: “I vaccini sono la luce ma perché abbiano un impatto servono mesi e dobbiamo resistere”
Sono 504.587 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 54,9% del totale distribuito nelle regioni (918.450). Il dato contenuto nel report del commissario per l’emergenza Covid-19 è aggiornato alle ore 0:37. I vaccinati sono 312.172 femmine e 192.415 maschi, suddivisi tra 416.292 operatori sanitari, 57.016 unità di personale non sanitario e 31.279 ospiti di strutture residenziali. Le regioni che hanno somministrato la maggior parte delle dosi ricevute sono la Campania con il 75,2%, il Veneto con il 70,8%, la Toscana con il 71,2%, il Lazio con il 64,2%.
Speranza: “La battaglia è ancora dura”
La terza ondata non è più un’ipotesi e il ministro della Salute, Roberto Speranza, alterna preoccupazione e fiducia: “I vaccini sono la luce, la svolta che apre un’altra fase, ma la verità è semplice. Per avere un impatto il vaccino ha bisogno di mesi e dobbiamo resistere, la battaglia è ancora dura. Dopo sei settimane l’indice Rt è scattato sopra 1…”. “La seconda ondata – spiega Speranza in un colloquio con Il Corriere della Sera – non è mai finita davvero. Adesso c’è una ripartenza e probabilmente sì, il terzo picco arriverà”.
“Stop alle critiche e niente trionfalismi, stiamo facendo la nostra parte”. Questo il motto del ministro della Salute nel giorno in cui il contatore delle vaccinazioni supera il mezzo milione: “Siamo in recupero”, commenta Speranza tra una riunione con il commissario Domenico Arcuri e la firma dell’ordinanza che fa scattare la zona arancione per cinque regioni: “Abbiamo lavorato molto per organizzare la campagna, la macchina sta entrando a regime. Non è una gara, però dopo tante critiche prive di senso è bello vedere che siamo secondi in Europa in valore assoluto. Abbiamo 470 mila dosi a settimana e riusciamo a farle tutte”.
(Agi)