Lombardia, Sicilia e Provincia di Bolzano in zona rossa, divieto di spostamento tra tutte le regioni fino al 15 febbraio. Cambiano le regole per bar e ristoranti: dopo le 18 vietato anche l’asporto, si può soltanto consegnare a casa. Da lunedì riaprono mostre e musei in zona gialla
Dodici milioni di italiani in zona gialla, la meno restrittiva, ma gli altri 48 milioni, si trova in zona arancione o rossa.
Le maggiori restrizioni in Sicilia, Lombardia e provincia autonoma di Bolzano, con le ultime due che hanno annunciato ricorso contro la decisione del governo di inserirle in zona rossa.
Sono arancioni: Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Val d’Aosta, Puglia, Umbria. Zona gialla soltanto per Provincia autonoma di Trento, Toscana, Sardegna, Molise, Campania e Basilicata.
Riportiamo gli elementi salienti del DPCM (riferimento La Repubblica).
A seguire una serie di schede illustrative diffuse dalla Lega delle Autonomie Locali (ALI), ed il testo del decreto
Spostamenti
Rispetto alle norme in vigore in precedenza, la differenza sostanziale riguarda gli spostamenti tra regioni, sempre vietati anche tra zone gialle fino al 15 febbraio. Vietato ancora lo spostamento tra comuni in regioni rosse o arancioni.
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Visite ad amici e parenti.
Si può andare a trovare amici e parenti al massimo in due (più, come a Natale, figli minori o persone disabili) e soltanto una volta al giorno. Nelle zone rosse per uscire di casa è sempre necessaria l’autocertificazione.
Bar e ristoranti.
In zona arancione e rossa sono aperti per asporto fino alle 18, poi, e questa è una novità del decreto per evitare gli assembramenti da aperitivo, non è più consentito l’asporto. Resta possibile la consegna a domicilio e nelle zone gialle ci si può sedere al tavolo fino a un massimo di quattro persone.
Centri commerciali e negozi.
I negozi al dettaglio sono aperti nelle zone rosse e arancioni, ma restano chiui i centri commerciali, ad eccezione di famacie, alimentari e beni di prima necessità, nel fine settimana. Nelle zone rosse tutto chiuso a parte i codici Ateco ritenuti di prima necessità. Oggi nelle zone ancora gialle (come il Lazio, che sarà arancione da domani) ancora possibile spostarsi tra comuni e centri commerciali aperti).
Impianti sportivi e sci.
Sono ancora chiusi ovunque impianti di risalita, palestre e piscine. L’attività fisica è consentita all’aperto (anche lo sci di fondo in solitaria o l’aerobica con distanziamento), ma sono vietati gli sport di contatto.
Musei e cinema.
Nelle zone gialle riaprono musei e mostre, ma soltanto nei giorni feriali e con ingressi contingentati. Ancora chiusi ovunque cinema e teatri.
La scuola.
Il Dpcm prevede che da lunedì gli studenti rientrino in aula dal 50 al 70%. In realtà, viste le zone rosse e le difficoltà per organizzare turni e trasporti, torneranno in classe e a turno da dopodomani soltanto i liceali di Lazio, Molise, Piemonte ed Emilia Romagna.
IL DPCM ATTRAVERSO SCHEDE SINTETICHE
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2021/01/Schede-ALI_nuovo-Dpcm-2.pdf
IL TESTO DEL DECRETO
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2021/01/Dpcm_14_gennaio_2021.pdf