Solo 10 i sopravvissuti. riportati indietro in Libia. Mentre un altro respingimento della cosiddetta guardia costiera libica è stato documentato dal velivolo Moonbird
Una barca che aveva a bordo 53 persone migranti si è capovolta al largo delle coste di Zuara, in Libia.
È quanto scrive su Twitter la rete di attivisti di Alarm Phone, secondo cui solamente 10 persone sono sopravvissute mentre oltre 40 risultano disperse.
È il primo naufragio dell’inizio dell’anno nel Mediterraneo. L’Organizzazione internazionale per la Migrazione e l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, hanno precisato che 10 sopravvissuti sono stati soccorsi e riportati indietro dalla Guardia costiera libica. “Siamo profondamente addolorati”, scrivono le due organizzazione Onu.
L’imbarcazione era partita all’alba di martedì dalla città di Zawiya, circa 50 km a ovest di Tripoli. Secondo l’Onu, il motore si sarebbe bloccato poche ore dopo la partenza, e l’imbarcazione si sarebbe ribaltata a causa delle condizioni del mare. I sopravvissuti, provenienti principalmente dalla Costa d’Avorio, Nigeria, Ghana e Gambia, hanno detto che gli uomini che sono morti provenivano tutti da Paesi dell’Africa occidentale.
Un altro caso di respingimento, invece, è stato documentato al largo della costa libica dalla Ong tedesca SeaWatch. “Il nostro aereo Moonbird sta documentando l’intercettazione del gommone con a bordo circa 40 persone da parte di una motovedetta della cosiddetta guardia costiera libica”. Lo afferma in un Tweet Sea-Watch Italia. “I respingimenti in Libia sono un crimine che viola i diritti umani fondamentali“, conclude la ong.
(Avvenire)