4 Gennaio, 2025
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Grandi manovre per le amministrative di Bracciano, di Amedeo Lanucara

Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Amedeo Lanucara, il quale espone una serie di ipotesi di accordi e candidature in vista delle prossime elezioni comunali di Bracciano: è un quadro che si basa molto sui “si dice”, che noi ovviamente non possiamo verificare, e di cui Lanucara si assume la responsabilità

 

Grandi manovre per le amministrative di Bracciano –

Ridda di voci su candidati Sindaci e Consiglieri

 

Son già in corso le grandi manovre per le elezioni amministrative di Bracciano. L’ordalia è per il prossimo maggio, Covid permettendolo.

Le voci si rincorrono, spesso contraddittorie, il magma non s’è stabilizzato. Fin all’ultimo i “salti di quaglia” son sempre possibili Ecco comunque quel che parrebbe il panorama a metà gennaio, scusandoci per eventuali inesattezze.

Il sindaco pro tempore Armando Tondinelli, ripresentandosi ufficialmente,  lancia il guanto di sfida a chiunque voglia succedergli, soffocando però le legittime aspettative del suo vice Luca Testini, che sarà forse risarcito, fra tre anni, con una candidatura alle Regionali, sotto le insegne di “Fratelli d’Italia”. Ma in politica, si sa, i debiti dilazionati di rado son anche esigibili.

La Maggioranza del 2016, peraltro, mostra numerose crepe. L’Armando scacciò in malo modo dalla Giunta parecchi suoi Colonnelli, i più apprezzati, che paiono perciò irrecuperabili. Penso all’ex vice-sindaco Gianfranco Rinaldi, insieme agli ex-assessori Remigio Marini ed Elena Felluca. Penso anche ad alcuni validi supporters come Pasquale Vitale, oggi leader degli “Amici di Calenda”. Da ultimo, oggi si sgancia persin Fabrizio Marcantoni (delega alle manutenzioni), che veleggerebbe verso altri lidi, insieme a un gruppo di ex Salviniani,  critici con l’attuale gestione amministrativa. Tra di essi (secondo talune voci) non ci sarebbe Enzo Picone, presidente del Consiglio comunale, indisponibile ad abbandonare il simbolo della Lega. A prescindere da ogni discorso sull’opinabile gestione amministrativa, riuscirà Tondinelli a compensare tali perdite con nuovi “acquisti”? This is the question, direbbe Amleto.

         Il Sindaco in carica subisce inoltre l’attacco di due Concorrenti con un mare di liste civiche, cui aderiscono Personaggi che tradizionalmente “pescano” nel centro-destra, maggioritario a Bracciano. La circostanza che essi talvolta si presentino alleati col centro-sinistra, nulla toglie alla loro vocazione originaria: a) –Alberto Bergodi, presidente da due anni dell’Università Agraria, dopo esserne stato per altri 10 vice-presidente (egli sostiene d’avere già dalla sua un numero sufficiente di candidati, da formare tre liste d’appoggio); b) – il generale in pensione Erminio Pierangelini, che però non ha sciolto le ultime riserve.

Nel passato Bergodi e Tondinelli ebbero buoni rapporti istituzionali e personali. Poi i due si guastarono, specie per la mancata bonifica e ripristino dei luoghi, da parte del Comune, della Cava Vafra, un’area dell’Università, a ridosso della discarica di Cupinoro. Un po’ di storia. Quella Cava l’ex sindaco Sala, con una delle sue idee “geniali”, voleva adibirla a ulteriore discarica, nella speranza peregrina di riaggiustare i conti disastrosi della Bracciano-Ambiente, ormai fuori controllo; e per ciò lo stesso Sala s’era scontrato in Consiglio col dissenso rabbioso di tutta la Città, che minacciava le barricate, restia a diventare la pattumiera della Regione.

Nell’avventura politica del 2021 il braccio destro di Bergodi è la geometra Enrica Bonaccioli, che, in caso di vittoria, diventerebbe forse vice-sindaco. L’Enrica, nelle passate elezioni, fu la più suffragata nella lista civica che appoggiava, insieme al Pd, il candidato sindaco Gentili, sconfitto al ballottaggio da Tondinelli. Secondo talune indiscrezioni, si candiderebbero con Bergodi-Bonaccioli anche: 1) – Cristina Nigri, vice presidente dei Commercianti braccianesi, che fu tra le più suffragate nella lista Gentili; 2) – Remo Eufemi, ex assessore di Sala. Si vocifera inoltre che il gruppo Marcantoni, esule da Tondinelli, sarebbe tentato dagli stessi lidi. Claudio Ciervo, ex assessore di Sala, darebbe invece un appoggio esterno.

Il generale Pierangelini, qualora accettasse, sarebbe invece sostenuto dal geometra Fausto Di Benedetto, un Dc di lungo corso, da Ivano Michelangeli, ex assessore di Sala, da Marcello Pezzillo, un noto leader del centro-destra, e da altri..

Eccoci adesso ai Cinquestelle e al Pd, le due maxi forze di governo  nazionale. In una città (ripetiamo) a maggioranza di centro-destra, la razionalità imporrebbe di presentarsi uniti, “rubando” qualcosa agli Avversari. E invece… Lungi dal “rubar” qualcosa, son naufragate persin le ipotesi di presentarsi uniti, per i reciproci veti sulle Persone, non sui programmi. Col rischio che, separati, si contendano più l’ultimo posto che il primo.

Marco Tellaroli, che si ripresenta candidato sindaco per i Cinquestelle, con l’appoggio d’una lista civica, rivendica d’essere stato l’unico, insieme al sodale Alessandro Persiano e al generale Donato Mauro, ad aver fatto, in Consiglio comunale, una seria opposizione di stampo legalitario, subendo lo scarso impegno, a sinistra, dei consiglieri Gentili e Chiara Mango (quest’ultima bloccata anche da problemi personali). Per questa sua attività legalitaria Tellaroli rimarca che ha ricevuto minacce di morte, su cui indaga la Magistratura. Egli rivendica infine d’aver risolto alla radice, come consigliere nell’ex Provincia, alcune criticità cittadine, tipo riapertura al traffico della strada per Cerveteri, spesso interrotta per frane.

“Costituente Democratica”, nata da una costola Pd, ha ritenuto insufficiente il back-ground di Tellaroli, ha elaborato un vasto programma partecipato e ha provato a riunificare le anime della Sinistra, iniziando dai gruppi giovanili, che operano nel sociale. Con risultati che i Vertici giudicano positivi. Proviene da quei gruppi il candidato sindaco, il quarantenne Marco Crocicchi, ottima persona, ma neofita della politica attiva. Idem la battagliera Venerina Marziano, ex Cinquestelle. “Costituente” ha recuperato, tra l’altro, una parte dei gruppi che facevano capo ad Elena Carone (che però rimane alla finestra), come l’ex consigliere Massimo Guitarrini. Non s’esclude che possa orientarsi verso di loro anche Rinaldi. Della vecchia maggioranza che faceva capo a Sala ha recuperato  il leader dei renziani Gianpiero Nardelli, l’ex assessore Rinaldo Borzetti ed altri; ha perso però Ciervo, Eufemi e Michelangeli. Della lista Gentili ha perso Enrica Bonaccioli e Cristina Nigri.

Al momento in cui scriviamo iI tandem Alfredo Massi-Mauro Negretti non ha ancora scelto. Parrebbe che il primo propenda per Bergodi e il secondo per Crocicchi.

Non ha scelto neanche Elena Felluca; ma alcuni tam-tam darebbero anche lei tendenzialmente più vicina a Bergodi-Bonaccioli.

Il nostro augurio? Che vincano i migliori, per il bene della Città…

Amedeo Lanucara

 

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