Il giornalista americano mercoledì a ‘Unomattina’ su Rai1, durante la diretta, aveva etichettato in modo volgare la ex first lady.
Oggi a ‘L’aria che tira’, su La7, rimproverato da Myrta Merlino, ha detto: “Ho fatto una battuta infelice, di pessimo gusto e fatta male, per cui chiedo scusa”.
La politica insorge. Ha chiesto scusa, ma il caso resta aperto.
Alan Friedman, in collegamento con L’Aria che Tira, su La7, ha provato a mettere la parola fine alla polemica per la battuta offensiva nei confronti di Melania Trump, da lui definita “una escort”. “Escort? Cose familiari, ma mi scuso, battuta infelice”. Durante la trasmissione Unomattina su Rai1, mercoledì 20 gennaio, interrogato sul futuro di Donald Trump, aveva commentato: “Trump si mette in aereo con la sua escort… ehm… sua moglie e vanno a Mar-a-Lago, in Florida”. Gelo in studio, con i conduttori che si sono dissociati, mentre l’offesa diventava virale sui social. “Questo è bieco sessismo. Lo trovo disgustoso”, ha affermato la consigliera di amministrazione Rai Rita Borioni su Facebook.
Oggi Friedman era ospite in collegamento a L’aria che tira, su La7, e Myrta Merlino lo ha bacchettato: “Ieri sei finito al centro di una grande polemica per aver dato della escort a Melania”, il giornalista ha replicato: “Bah… lasciamo stare le cose familiari”. Ma Merlino, ricordando la loro antica amicizia, non ha fatto finta di niente: “Tra poco torniamo sulle elezioni americane e su Kamala Harris, però Alan, ti devo tirare le orecchie. Da donna ti dico non usare quella parola, ‘escort’, per parlare di una donna, è sbagliata sempre, comunque la si pensa. Non mi piace”. Friedman a quel punto ha fatto mea culpa: “Myrta, da amico ti dico che ho fatto una battuta infelice, di pessimo gusto e fatta male, per cui chiedo scusa. Tu mi conosci, sai che sono contro i misogini e i maschilisti”.
Ma il caso Friedman non si chiude così. I conduttori di Unomattina, Monica Giandotti e Marco Frittella, in una nota, si dissociano e stigmatizzano: “Nella puntata di Uno Mattina di mercoledì 20 gennaio, il giornalista Alan Friedman, ospite della trasmissione, collegato via Skype, si è lasciato sfuggire un’affermazione sessista nei confronti di Melania Trump apostrofandola come ‘una escort’. Di fronte a questa affermazione a dir poco improvvida la conduttrice del programma, la giornalista Monica Giandotti, ha stigmatizzato l’affermazione di Friedman dicendo che la sua era un’affermazione molto forte e grave”. Nella puntata di oggi, riporta ancora la nota, Giandotti e Marco Frittella hanno ulteriormente preso le distanze: “Ieri in questi studi si è verificato uno spiacevole incidente, un ospite in collegamento ha rivolto un insulto sessista a una donna. Durante la diretta abbiamo sollevato il nostro disappunto e sottolineato l’accaduto. E vogliamo oggi ribadire che Unomattina è il frutto del lavoro di una squadra il cui obiettivo è informare nel rispetto di tutte le opinioni, degli ospiti e del pubblico che ci segue da casa”.
Nel mirino, però, oltre a Friedman, finiscono anche i conduttori: “C’è un dovere alla serietà, al rispetto e alla responsabilità che va esercitato sempre” afferma Valeria Fedeli, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai. “Le risatine dei conduttori presenti in studio hanno rappresentato un’ulteriore offesa non solo alla signora Trump ma anche a tutti i telespettatori e telespettatrici, non solo donne. Se la direzione di Rai1 pensa che sia sufficiente una nota, evidentemente non ha chiara la gravità dell’episodio. Per restituire dignità e autorevolezza all’informazione targata Rai servono scelte concrete, provvedimenti precisi”.
Intanto il direttore di Rai1 Stefano Coletta, sarà ascoltato dalla commissione di Vigilanza Rai. L’audizione, che era già in agenda, è stata anticipata su richiesta dell’opposizione dopo il ‘caso Friedman’. La politica si mobilita. “Surreale che nessuna paladina del femminismo sia intervenuta. Cosa sarebbe accaduto se a essere definita così fosse stata un’esponente di sinistra?”, chiede su Twitter Giorgia Meloni. “Ma si può mai definire Melania Trump una escort o accompagnatrice? Ci auguriamo che Alan Friedman sia veramente inciampato sulla lingua come dice. Il linguaggio eccessivo e offensivo, che colpisce soprattutto le donne, è un male di questo tempo che va combattuto” scrive Laura Boldrini.
“Lascia allibiti che sul canale principale del servizio pubblico si consenta la gratuita umiliazione di una donna, ma ancor più raccapricciante è il silenzio dei conduttori e degli altri ospiti anziché la pretesa di immediate scuse e la censura in diretta”, dichiarano i senatori della Lega in commissione d’inchiesta sul Femminicidio Marzia Casolati, Gianfranco Rufa e Pietro Pisani (Forza Italia). Alessandra Gallone, componente della commissione di Vigilanza Rai, annuncia: “Presenterò immediatamente un’interrogazione in commissione chiedendo chiarimenti al riguardo”. Il renziano Michele Anzaldi si rivolge ai vertici dell’azienda: “Perché l’ad Salini e il direttore Coletta continuano a non dire nulla?”. Massimiliano Capitanio, deputato Lega e segretario della Vigilanza Rai, dice che “è ora di mettere un freno alla misoginia di sinistra in Rai. Dopo che Fabio Fazio ha permesso, con il sorriso, che Luciana Littizzetto umiliasse Wanda Nara con la frase sul “pomello della sella”, adesso ci tocca ascoltare Alan Friedman che apostrofa Melania Trump come ‘escort'”. Per Roberto Calderoli, “ancora più grave è il silenzio della Rai, dei suoi vertici, e quello delle donne della sinistra che ancora una volta tacciono quando a essere offesa o insultata è una figura femminile ritenuta di destra e dunque dalla parte sbagliata”.
(La Repubblica)