Il nuovo esame del Cts ha assegnato lo stesso colore di una settimana fa, nonostante il miglioramento dei dati e la pressione del governatore Zaia per il ‘giallo’
Bologna, 22 gennaio 2021 – Il Veneto resta in zona arancione.
Lo comunica la Regione dopo aver avuto conferma dal ministero della Sanità. Alla fine, dunque, niente ritorno in zona gialla (come era stato ipotizzato): il Veneto continua in zona arancione come una settimana fa.
I dati migliorano in Veneto
In effeti i dati del coronavirus continuano a migliorare in Veneto: il tasso di positività scende al 2,5% e, soprattutto, precipita il dato degli attualmente positivi, che cala di 10mila unità in un giorno, dimezzandosi rispetto al picco di fine anno.
Sono ottimi numeri ma il Cts ha comunque deciso per la zona arancione. Ciò nonostante il governatore Zaia era stato in pressing sul governo per un ritorno in zona gialla: “Siamo certi di avere dati da zona gialla, come sempre. Non so come si tradurrà la classificazione dell’Iss, la accetteremo, ma i dati sono buoni: dalle curve si vede il trend che sta venendo fuori”, aveva scandito. L’incidenza dei nuovi positivi di oggi è 178 ogni 100mila abitanti a settimana.
La regione è arancione da due settimane (qui le regole): il periodo giudicato minimo dagli esperti perché le restrizioni sianbo efficaci e generino dati migliori. Ma, per essere ‘promossi’ in zona gialla, è anche necessario che i parametri siano buoni da 15 giorni. Oltre a un rischio valutato complessivamente come “basso” o “moderato” (la settimana scorsa era “moderato”). E a un Rt inferiore all’1: valore, questo, che non è un problema del Veneto, finito in zona arancione con un Rt a 0,9, principalmente a causa della pressione sugli ospedali.
Bollettino covid in Veneto di oggi, 22 gennaio
Sono 1.198 i nuovi positivi al coronavirus in Veneto (il 2,75% dei 43mila tamponi effettuati nelle 24 ore). A dirlo sono i dati quotidiani della Regione. Sale a 303.687 il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza ma cala il totale dei positivi presenti ad oggi in Veneto di circa 10mila unità in un solo giorno. Al momento in Veneto ci sono 49.850 positivi, “sono dimezzati rispetto al momento di picco alla fine dell’anno”, spiega Zaia. Calano anche i ricoveri a 2.737, 700 posti letto in meno rispetto alla punta massima toccata. Sono 76 i nuovi decessi registrati nelle 24 ore (ieri erano 108).
Diminuiscono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 2.737 (-61). 2.416 persone sono in area non critica (-49), di cui 1.935 positive (-56) e 481 negativizzate (+7). Sono 321 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-12), 291 positivi (-14) e 30 negativizzati (+2). “È partita un’opera di pulizia, si stanno rendendo pulite da Covid alcune strutture”, anticipa Zaia.
Veneto, parametri in miglioramento
I dati dei ricoveri covid in veneto aggiornati al 21 gennaio
Una settimana fa, quando venne confermata la zona arancione, il governatore Luca Zaia aveva annunciato che i dati stavano migliorando. A preoccupare era il numero dei ricoveri, che però è in netto miglioramento. Secondo i dati aggiornati a ieri, il tasso di occupazione dei malati covid nelle terapie intensive è al 31%, appena sopra al primo livello di rischio (dal 30 al 40%, con una media nazionale 28%) mentre nei reparti non critici è al 33%, abbondantemente sotto la soglia gialla del 40% (media nazionale al 35%).
Zona gialla? Zaia in pressing
Lo spazio per uno spiraglio di speranza, dunque, c’era: ma è flebile. Certamente, Zaia che due settimane fa chiese che la regione fosse spostata in zona arancione nonostante l’Rt inferiore all’1, ora preme per il ritorno in giallo. C’è anche la questione dell’accesso alle seconde case fuori regione riaperto (pur con molte limitazioni) che fa gola alle stazioni turistiche sulle Alpi. “Il nostro Rt è a 0,82 – spiegava il governatore – nel Nord-Est la seconda ondata è passata”.
Vaccini covid
“Per la prossima settimana abbiamo i vaccini per fare tutti i richiami previsti“, tranquillizza Zaia. “Sembra che dalla prossima settimana si riparta con la quota di vaccini prevista – aggiunge – quindi dovremmo ripartire in quota, partendo dagli over 75. In Veneto – ribadisce – ci sono aziende disposte a produrre vaccini, queste trovano le porte aperte qui da noi. Comprare vaccini autonomamente è impossibile: non ci sono sul mercato e comunque il poco che c’è sembra essere a prezzi 10 volte tanto. Le aziende venete sono in grado, si tratta di un accordo industriale tra privati, ma se serve un aiuto per partire la Regione c’è”.
Scuola
All’esterno della sede della Protezione Civile, dove è in corso la conferenza stampa del governatore, è in corso una manifestazione di genitori di ragazzi delle superiori per i quali non sarà previsto il rientro in aula prima di febbraio. “Noi non ce l’abbiamo con le scuole – ribadisce -. Siamo chiamati ad applicare piani di sanità pubblica. Chiudere le scuole è una sconfitta, ma è una decisione presa in base alla legge e alle regole di prevenzione”
Faq: le risposte del Veneto
La Regione veneto ha pubblicato alcune specifiche delle Faq (le domande frequenti sull’ultimo Dpcm) che possono interessare i cittadini veneti o chi, in Veneto pratica sport. Ecco le principali:
Posso andare fuori comune per fare sci alpinismo? E posso fermarmi in albergo?
Lo spostamento fuori comune in zona arancione non è consentito, ma ci sono deroghe. E’ consentito solo in regone, per esempio, se nel comune in cui si risiede non può essere svolta la pratica di sci alpinismo. Inoltre, il pernottamento in loco è possibile perché l’attività alberghiera è aperta e il pernottamento se è funzionale alla pratica sciistica. Non ci si può invece spostare verso l’albergo fuori comune per turismo o fare attività motoria che si può svolgere nel comune di residenza
Posso andare fuori comune se in quello di residenza non si trova un negozio di abbigliamento che venda il marchio che mi interessa?
No. Quello che rileva è il prodotto o servizio e non il singolo marchio. Per il marchio si può attendere.
Si può andare fuori comune in camper e collocarlo in un’area attrezzata in località turistica?
No. Si può raggiungere il camper o la roulotte che siano stabilmente collocati in un’area attrezzata in quanto equiparati alle seconde case.
Si può andare fuori comune nella barca per pernottare o fare lavori?
Sì, nei limiti in cui secondo le faq del governo si può raggiungere la seconda casa, alla quale la barca di proprietà è equiparabile.
(Il Resto del Carlino)