In occasione dell’omelia della messa per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il cardinale Gualtiero Bassetti ha dedicato un pensiero ai giovani, colpiti nella socialità e nella vita quotidiana dall’emergenza sanitaria.
“C’è troppo silenzio su questi ragazzi e ragazze che si stanno caricando, inconsapevolmente, il peso sociale più gravoso di questa pandemia. Questi giovani stanno rinunciando alla loro giovinezza, alla loro spensieratezza, al loro dinamismo” ha affermato il cardinale durante la cerimonia, che si è tenuta ieri, domenica 24 gennaio, presso la cattedrale di San Lorenzo a Perugia.
L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha rivolto “un pensiero paterno a tutti i ragazzi, in particolar modo agli adolescenti che vivono un’età di transizione, di crescita personale delicata e fondamentale per la loro vita, ma che sono costretti a viverla chiusi in casa, senza poter stabilire le normali relazioni sociali”.
A proposito delle necessarie rinunce che soprattutto i più giovani sono costretti a fare, il cardinale ha aggiunto che “anche se obbligatorie, e quindi impopolari, sono un gesto d’amore verso i più deboli, i più fragili, i più anziani. Sono rinunce che fate per amore dei vostri nonni, dei vostri vecchi, dei vostri disabili”.
L’arcivescovo ha anche commentato la presenza dei giovani nel mondo dei social, affermando che ad alcuni di questi “debba essere consentito l’accesso a cominciare dai 14-15 anni, a 8-10 anni è deleterio”. Il monsignore si riferiva al tragico episodio di pochi giorni fa di una bambina a Palermo, morta dopo aver probabilmente partecipato ad una challenge del social più amato dai giovanissimi, TikTok.
“A 10 anni – ha aggiunto il cardinale Bassetti – è fortissimo il senso dell’imitazione e se si crea la figura dell’eroe o il senso di competizione, possiamo avere dei risultati drammatici come è successo”.
(QuotidianodellUmbria)