Il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha ascoltato il presidente del consiglio nell’ambito del processo per sequestro di persona
Il presidente del Consiglio scarica Salvini.
Perché, alla fine è stato solo l’ex ministro dell’Interno che ha usato il Viminale come clava della sua propaganda a decidere per offrire ai suoi fans una faccia dura da mostrare.
“La decisione di non autorizzare lo sbarco della nave Gregoretti nel luglio del 2019 fu presa in assoluta autonomia da Matteo Salvini”. Lo hanno detto i legali di parte civile del procedimento a carico dell’ex ministro Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e abuso di ufficio nella vicenda della nave Gregoretti. Dopo l’udienza preliminare di oggi gli avvocati Daniela Ciancimino, di Legambiente, Antonio Ferroleto di Arci nazionale e Corrado Giuliano dell’associazione AccogliRete e Massimo Ferrante che rappresenta una famiglia di migranti hanno fatto una conferenza stampa alla Camera. Presente anche la deputata Rossella Muroni di Leu.
“Chiediamo che venga fatta giustizia per questi migranti naufraghi – dice Daniela Ciancimino – sono persone che vengono da paesi dal’Africa in cui ci sono violenze e guerre”.
“Il Presidente Giuseppe Conte – dice l’avvocato Antonio Ferroleto di Arci – ma anche l’ex ministro Toninelli hanno tracciato una linea molto chiara del programma politico del governo che comportava una serie di iniziative”.
Per i legali “la decisione di non fare sbarcare gli oltre 130 migranti dalla Gregoretti fu un atto amministrativo e non politico”.
E ancora: “Conte ha detto oggi che non è mai stato coinvolto in modo diretto sull’assegnazione del Pos”.
Per le parti civili “la linea difensiva è adesso di scrollare le responsabilità personali di Salvini, quando sappiamo che dal punto di vista della propaganda lui si assegnava tutti i poteri. In quei mesi era nel delirio di onnipotenza, invece in questi mesi si c’è il tentativo di scagionarlo o di chiamare in correità altri ministri
“Il premier Conte – hanno detto i legali di parte civile – ha detto che neppure nelle riunioni informali tra ministri che erano Toninelli ma anche il ministro degli Esteri, non si era mai parlato di come gestire in concreto la fase dello sbarco che metteva capo a una decisione del ministro dell’Interno”.
E ancora: “La decisione sullo sbarco e il trattenimento delle navi che avevano già ottenuto il pos con a bordo i migranti è stata presa da Matteo Salvini”. “Queste persone si sono trovare a rimanere trattenute senza alcun motivo, potevano essere spostati negli hotspot”.
Le parole del Gup di Catania Nunzio Sarpietro
Crisi di governo o meno non si fermano le udienze sul caso Gregoretti. Giuseppe Conte, è stato sentito a Palazzo Chigi dal gup di Catania, Nunzio Sarpietronell’udienza preliminare che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per i 131 migranti bloccati al largo di Augusta e infine fatti sbarcare il 31 luglio 2019. Anche Salvini è stato a Palazzo Chigi per l’audizione, insieme alla legale Giulia Bongiorno.
“Il premier Conte è stato molto collaborativo, molto profondo nelle risposte” ha detto il Gup di Catania, Nunzio Sarpietro, al termine dell’audizione. “Ha fatto un’ottima testimonianza che mi ha chiarito tantissimi elementi sulla politica di governo e sulla ricollocazione dei migranti nei vari eventi Sar”. Al suo ingresso il magistrato aveva definito quella del premier una “posizione chiave” per la decisione sul rinvio a giudizio di Matteo Salvini.
La coralità dell’azione di governo nel caso della nave Gregoretti “atteneva alla metodologia generale, i singoli eventi poi erano curati dai singoli ministri” ha detto il Gup. “Non si può dire che il premier abbia avallato le azioni di Salvini. Il presidente del Consiglio detta la linea politica generale del governo, e la coralità nelle decisioni atteneva alla metodologia generale. I singoli eventi poi erano curati dai singoli ministri”.
“Il premier Conte ha chiarito che la decisione sul pos (place of safety) per la Gregoretti è stata presa dall’allora ministro dell’interno Matteo Salvini ” riferiscono avvocati di parte civile dopo l’udienza.
Matteo Salvini, è la linea della difesa, ha tutelato l’interesse nazionale e ha agito in linea con la politica governativa ribadita oggi da Giuseppe Conte.
(Globalist)