24 Novembre, 2024
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I ritardi fanno slittare il vaccino di massa. Immunità di gregge non prima del 2022

Entro marzo, a meno di nuove sorprese, avremo a disposizione solo 14 milioni di dosi, un numero sufficiente per concludere le immunizzazioni di 2 milioni di operatori sanitari e ospiti delle Rsa e far partire le attese vaccinazioni di 4,4 milioni di over 80 e dei 400mila pazienti con patologie gravi

Il piano dei vaccini in Italia è scritto ormai sulla sabbia. Così come l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge (almeno il 70% degli italiani vaccinati) dopo l’estate, il rischio è di arrivare a fine anno o addirittura a inizio 2022. Troppe al momento le incognite legate ai ritardi sulle consegne dei vaccini prima di Pfizer (tagli del 29% e poi del 20% su due lotti) e soprattutto di AstraZeneca che il 29 gennaio incasserà l’ok dell’Ema al suo siero ma nel frattempo ha annunciato tagli del 60% : invece di 8 milioni di dosi entro marzo ne consegnerà poco più di 3 milioni.

Le certezze al momento sono due: entro marzo, a meno di nuove sorprese, avremo a disposizione solo 14 milioni di dosi: 8,7 milioni di Pfizer, 1,3 milioni di Moderna e 3,4 milioni di AstraZeneca. Un numero sufficiente per mettere in sicurezza solo la prima fase del piano: si potranno infatti concludere le immunizzazioni di 2 milioni di operatori sanitari e ospiti delle Rsa iniziate da gennaio e ora alle prese con la seconda dose e far partire le attese vaccinazioni di 4,4 milioni di over 80 e dei 400mila pazienti con patologie gravi. Vaccinazioni, quest’ultime, che slitteranno di almeno 3-4 settimane rispetto al previsto – si doveva partire in questi giorni – e quindi la nuova previsione è di concludere in piena primavera. Ma la seconda certezza, che potrà essere smentita solo da un recupero immediato dei ritardi nelle consegne, è che la seconda fase – quella delle vaccinazioni di massa – potrebbe slittare di diverse settimane per mancanza di “materia prima”, le dosi di vaccino: secondo il piano vaccinale presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento da aprile si contava di iniziare le somministrazioni a tutti gli over 65 – 13,4 milioni di persone – e coinvolgere anche la prima parte del personale scolastico.

(IlSole24Ore)

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