Invio delle cartelle esattoriali sospeso per un altro mese: secondo quanto si apprende da fonti del governo, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto di proroga fino alla fine del mese di febbraio 2021. Il provvedimento potrebbe essere «travasato» per la conversione nel decreto Milleproroghe.
Fisco, le scelte del governo
C’era attesa per le scelte del governo sulle cartelle esattoriali, visto che la mini-proroga del congelamento della riscossione scadeva a fine gennaio: il dubbio nel Consiglio dei ministri era sulle due ipotesi sul tavolo, quella di emanare un nuovo decreto ad hoc o di inserire l’ulteriore rinvio di almeno un mese nel decreto Milleproroghe, sotto forma di emendamento del governo.
La palla passa la prossimo governo
Non è difficile capire che si tratta soltanto di un «mini rinvio». A decidere le sorti delle vecchie cartelle esattoriali, viste le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà il prossimo governo. Al quale spetterà l’arduo compito di decidere come gli italiani faranno i conti con il fisco e con le tasse «sospese». E’ chiaro anche il pensiero di Laura Castelli, vice ministro delle Finanze (M5S): «Essere nel mezzo di una crisi (di governo, ndr), mentre dovremmo poter aiutare famiglie e imprese, durante la pandemia è folle. Avremmo voluto, in questi giorni, poter proseguire nell’azione che avevamo già intrapreso. Oggi non si poteva fare diversamente, per questo è positivo che il Cdm abbia deciso per il rinvio di un mese, fino al 28 febbraio, della sospensione dell’invio e riscossione di atti esattoriali e cartelle. Un governo nel pieno delle funzioni potrà così affrontare, in modo organico, ed all’interno di un disegno complessivo, il tema».
Fisco, le ipotesi sulle cartelle
Il M5S, comunque, insiste per procedere ora con una proroga e lasciare al prossimo esecutivo l’intervento «organico» che dovrebbe prevedere anche una nuova edizione della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, aveva ipotizzato invece un intervento per lo «scaglionamento degli invii delle cartelle» accompagnato da «una riduzione degli importi di alcuni atti delle Entrate per alcuni soggetti che abbiano subito un calo del fatturato per effetto della pandemia».
(Corriere della Sera)