27 Dicembre, 2024
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Veneto zona gialla, Zaia: “Ma ora ci vuole responsabilità”

“Sulla nostra Regione anche l’Ue ha fatto marcia indietro: da rosso scuro a verde. Ora il nostro tasso d’incidenza è inferiore al 4%”

Venezia, 29 gennaio 2020 – Il Veneto torna giallo, da lunedì 1 febbraio la regione governata da Luca Zaia ritorna in zona gialla insieme con Emilia Romagna, e Marche.

Solo  Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano restano arancioni. C’era molta attesa oggi per la riunione della cabina di regia che ha stabilito i colori delle regioni in base al livello di rischio Covid.

Zaia: “Viviamo il ritorno in giallo con responsabilità perché lo scenario potrebbe ricambiare”

“Ho parlato oggi col ministro Speranza che mi aveva confermato che il Veneto sarebbe diventato giallo. Ma, come ho sempre detto, le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde”. Queste le parole del governatore del Veneto appena uscita l’ufficialità del ritorno della sua Regione in zona gialla. “Dobbiamo prendere atto – prosegue – che siamo ancora nel pieno della pandemia, ed è fuori luogo pensare che sia finita. Non è catastrofismo ma la presa d’atto di quello che accade, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il ritorno in area gialla va vissuto da ognuno di noi con responsabilità, evitando gli assembramenti, indossando in modo maniacale la mascherina e igienizzando con grande frequenza le mani, perché in un battibaleno lo scenario potrebbe cambiare in arancio o in rosso, e quindi – conclude Zaia – portare a nuove chiusure”.

 

Zaia: “La classificazione dell’Europa da rosso scuro a verde”

“L’Europa ieri ha modificato la ‘cartina’ e il Veneto è passato dal rosso scuro al verde”. Così il governatore Luca Zaia aveva aperto la sua quotidiana diretta Facebook. “Dobbiamo ancora acquisire i documenti per capire come questa classificazione (zone italiane in rosso scuro) fosse stata fatta: da zona rosso scuro basata su parametri vecchi, c’è stato il passaggio alla rossa poi di nuovo alla classificazione che ci vede verdi per incidenza.  Il nostro tasso di incidenza è infatti inferiore al 4% e siamo una delle poche aree europee di colore verde”.

“Il nostro quadro epidemiologico non sarà comunque un ‘liberi tutti”

“Cosa succederà con il ritorno in giallo? Non sarà un ‘liberi tutti’: stiamo cercando di gestire questo percorso insieme ai cittadini – ha spiegato ancora Zaia -. Guardiamo cosa sta succedendo in Europa:come si può pensare che sia finita quando la Germania è ancora in lockdown e non ne esce, l’Inghilterra idem, la Francia ha annunciato un nuovo lockdown pesante;  pensare che l’Italia sia un’isola felice mentre tutti crescono è sbagliato. Noi speriamo di riuscire a contenere il contagio perchè da qui ai prossimi mesi non sarà facile”.

 

Il bollettino: “Ricoveri in calo e nuovi positivi al 2,41%”

“Sono 985 i nuovi positivi al Coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 572 ndr)  – aggiunge il presidente della Regione Veneto, Zaia – a fronte di 40mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il 2,41%). Oltre 310 mila il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza ad oggi. I ricoverati di oggi sono 2.300: in area non clinica sono quindi calati di 64, in terapia intensiva (-5). I decessi sono 53 (ieri 52 ndr): ricordo che siamo l’ottava regione in Italia per numeri di decessi”.

Il focus Zona gialla: le regole. Faq, domande e risposte

“Il calo che abbiamo avuto negli ultimi 29 giorni è stato importante – ha proseguito il governatore del Veneto – e repentino”. “Se si entrasse in zona gialla – aveva proseguito Zaia nella conferenza di mezzogiorno  – ci adegueremo alle indicazioni nazionali: quindi avremo come tutti il coprifuoco alle 22, la chiusura di bar e ristoranti alle 18. Ci sarà l’asporto e le scuole saranno aperte. Così come fatto fino al 19 dicembre”.

 

Scuola: lunedì si parte in presenza al 50%. “Tamponi al posto della quarantena”

“Per quanto riguarda la scuola lunedì si parte in presenza al 50% per tre settimane – ha detto Zaia -. Confermo che c’è un’indagine epidemiologica per valutare la circolazione del virus e un adeguamento al piano di sanità pubblica per i tamponi nelle scuole – prosegue – e con tutta probabilità si faranno i tamponi a tutta la classe anziché la quarantena, ma dipenderà dall’incidenza del virus. Con l’esordio della zona gialla in contemporanea da lunedì potremmo trovarci davanti a un nuovo scenario epidemiologico, ma penso che con un po’ di attenzione riusciremo ad affrontare questo periodo”.

Covid: cura e nuovi farmaci. “Via all’ossigeno terapia anche a casa”

“Per poter scrivere su un protocollo quali farmaci prescrivere – spiega Giovanna Scroccaro della direzione farmaceutica – occorre avere studi che ne dimostrino l’efficacia. Da quando è iniziata la pandemia abbiamo visto molti farmaci e abbiamo discusso molto sull’efficacia o meno di tali sostanze. Il caposaldo del nostro protocollo è l’utilizzo di antinfiammatori nei pazienti con pochi sintomi. Si è parlato molto del cortisone: serve quando il paziente comincia ad avere difficoltà di ossigenazione. Abbiamo dato il via libera all’ossigeno-terapia anche a casa”

(Il Resto del Carlino)

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