25 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Salvini ‘spacca’ il Pd sul Codice appalti

Il leader della Lega accende i fari sulle aperture di Nardella a modifiche, e arriva lo stop di Orlando

Cambiano i toni, che fino a poche settimane fa sarebbero forse stati più aspri, ma tra Lega e Partito democratico – un tempo avversari oggi componenti attivi della stessa maggioranza – continuano le schermaglie. Anche se a volte si registrano inattese convergenze di fatto, come era accaduto nei giorni scorsi sul tema delle riaperture serali degli esercizi pubblici.

Oggetto della contesa di oggi è il Codice degli appalti ed è ancora Matteo Salvini uno dei protagonisti della querelle, come era accaduto quando era stato Stefano Bonaccini a dirsi a favore di un cavallo di battaglia leghista: l’apertura serale dei ristoranti nelle zone in sicurezza. Salvini dunque commenta con soddisfazione un passaggio dell’intervista a Dario Nardella e fa notare che “anche il Pd, con il sindaco di Firenze, chiede di cancellare il Codice degli appalti per aprire i cantieri”. “Bene, avanti col modello Genova”, chiosa.

La correzione di linea arriva dal ministro del Lavoro, e vicesegretario Pd, Andrea Orlando: “Vorrei dire, evitando ogni polemica, al senatore Salvini che il Pd non chiede di cancellare il Codice degli appalti, cosa peraltro impossibile essendo in larga parte il recepimento di direttive europee”.

Il Partito democratico, spiega Orlando, “lavora per semplificare le procedure, per ridurre il numero delle stazioni appaltanti, per superare la burocrazia difensiva” è “contro la logica del massimo ribasso e del subappalto indiscriminato, ed è per procedure di selezione delle imprese contraenti efficienti e rapide, ma di massima garanzia e trasparenza, a tutela di una effettiva libera concorrenza”. Perché, conclude Orlando, “non è sacrificando i diritti dei lavoratori riducendo la concorrenza e esponendosi al rischio di infiltrazioni che si fa ripartire il Paese”.

Parole condivise dalla coordinatrice dem del Programma, Chiara Braga, convinta dell’urgenza di completare l’attuazione del Codice degli appalti, e critica nel constatare che “leggo dichiarazioni stravaganti, provenienti da piu’ parti, di chi invoca la ‘cancellazione’ del Codice appalti”.

Dal centrodestra, ma pur sempre dalla maggioranza di governo, Anna Maria Bernini giudica “inopportune e intempestive” le polemiche e invita tutti a seguire la “linea Draghi” che, ricorda, “sia durante le consultazioni che nei suoi interventi in Parlamento, ha tracciato una rotta precisa, indicando il modello Genova come la strada da seguire per lo sblocco dei cantieri superando le farraginosità degli iter e la moltiplicazione dei passaggi burocratici che costituiscono il terreno fertile in cui prosperano i fenomeni illeciti”.

(Agi)

Ultimi articoli