Roma ha deciso di impedire l’esportazione di 250 mila dosi di vaccino. E’ il primo caso in Ue di blocco di esportazioni di beni. Secondo fonti diplomatiche l’Unione non si è opposta alla proposta italiana.
L’Italia ha bloccato l’export di un lotto di vaccini di AstraZeneca verso l’Australia. Lo riporta il Financial Times. Si tratta del primo caso in Ue di blocco di esportazione di dosi.
Secondo quanto scrive il Financial Times, Roma ha deciso di impedire l’esportazione di 250 mila dosi di vaccino.
L’Italia ha notificato a Bruxelles la sua proposta di blocco alla fine della scorsa settimana nell’ambito del meccanismo di trasparenza delle esportazioni di vaccini dell’Ue. La commissione aveva il potere di opporsi alla decisione italiana e non l’ha fatto, hanno spiegato alcuni funzionari italiani al Ft che fanno notare come non sia stata una decisione unilaterale italiana.
Nell’ultimo vertice dell’Ue il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva insistito sul blocco delle esportazioni fuori Ue per le aziende che non rispettano i contratti siglati con l’Unione.
“La competente autorità italiana ha ricevuto una richiesta di autorizzazione all’esportazione di vaccini anti Covid-19 da parte di AstraZeneca. La richiesta è stata fatta ai sensi del Regolamento di esecuzione Ue 2021/111 della Commissione, approvato lo scorso 30 gennaio, ‘che subordina l’esportazione di taluni prodotti alla presentazione di un’autorizzazione di esportazione” ha proposto una fonte diplomatica.
“Il 26 febbraio l’Italia ha inviato la proposta di decisione di non autorizzazione alla Commissione europea che ha l’ultima parola, come previsto dal regolamento”.
“Il 2 marzo la proposta italiana di diniego dell’autorizzazione ha incontrato il favore della Commissione europea, che mantiene un quadro aggiornato e onnicomprensivo delle richieste di esportazioni di vaccini anti Covid-19 e dei corrispondenti impegni delle case farmaceutiche assunti nel quadro dei richiamati accordi di pre-acquisto e non ha obiettato alle valutazioni formulate dall’Italia”, conferma la fonte diplomatica.
“Di conseguenza, il ministero degli Affari Esteri ha provveduto ad emanare formalmente il provvedimento di diniego all’esportazione, lo stesso giorno in cui la Commissione ha informato l’Italia che concordava con il provvedimento in oggetto”, aggiunge la fonte.
(Agi)