8 Marzo, Festa della donna, ma sarebbe più corretto chiamarla Giornata internazionale della donna, poiché la motivazione non è la festa ma la riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile.
“La Giornata internazionale delle donne si avvicina, in questo anno ancora dominato dalla crisi sanitaria, sociale ed economica che la pandemia ha esasperato nella nostra società: occupazione femminile e lotta alla violenza di genere rappresentano questioni non più rinviabili, pena l’arretramento delle condizioni delle donne in termini di libertà, indipendenza e autodeterminazione con la conseguente involuzione di tutta la società”. Lo dice la Cgil di Roma e del Lazio.
IL LAVORO CHE NON C’E’
“Le donne, insieme ai giovani, sono coloro che, nell’anno appena trascorso, hanno pagato di più in termini di perdita di occupazione, con contratti precari, discontinui, poveri e spesso non rinnovati. Forti riecheggiano quei 99mila posti di lavoro non più occupati da donne (autonome, precarie, con contratti part-time involontario) su un totale di 101mila in meno tra il mese di dicembre e novembre del 2020. Vale la pena ricordare che l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa quanto a occupazione femminile (48,5%). Ma soprattutto è il fanalino di coda per quanto riguarda il lavoro delle giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni e tra i 30 e i 34 anni”.
“Eppure, nella prima fase della pandemia, sono state proprio le donne, impiegate in maggior numero nei settori della sanità, dell’istruzione, dei servizi alla persona e nelle attività di prima necessità, a tenere in piedi i servizi essenziali per le cittadine e i cittadini. Le donne hanno messo al centro la cura, dovendo dividersi tra il lavoro produttivo e quello riproduttivo ed è sull’economia della cura che si dovrebbe investire, soprattutto in quei settori che sono entrati in crisi durante la pandemia pagando lo scotto dei tagli fatti negli anni passati: sanità, istruzione e infrastrutture sociali”.
I NUMERI DELLA VIOLENZA
“A proposito di violenza, va ricordato che nel primo anno della pandemia il 2020, le donne vittime di femminicidio, uccise da un uomo con cui avevano un legame (partner ed ex partner, genitori e figli, conoscenti, spasimanti) sono state 91. Ben 81 femminicidi sono stati commessi nell’ambito del contesto familiare, confermandone la pericolosità: secondo l’Eures, l’89% del totale. Nel primo trimestre del 2021, sono già 11 le donne uccise per mano di chi diceva di amarle. Tra queste anche Rossella Placati, una compagna della Filctem Cgil modenese”.
“Ma violenti sono anche gli attacchi delle associazioni No-Choice (pro-vita), che in tutto il Paese stanno mettendo in campo campagne di comunicazione ignobili contro la libertà di scelta delle donne di interrompere una gravidanza, un diritto sancito da una legge dello Stato, e tentano di trovare spazio dentro i consultori familiari”.
L’IMPEGNO DELLA CGIL DI ROMA E DEL LAZIO
“La lotta agli stereotipi e ai pregiudizi, la formazione delle delegate, dei delegati e dei dirigenti sindacali sui posti di lavoro, una vera e condivisa contrattazione di genere e una necessaria presa di coscienza maschile per scardinare le radici delle disparità che possono degenerare, troppo spesso, in violenza e sopraffazione: è questa la strada da percorrere. Una strada che abbiamo intrapreso insieme alle categorie. E sono tante sono le iniziative promosse, nel mese di marzo, da tutte le strutture della Cgil per celebrare la Giornata internazionale della donna. Tanti gli appelli, le tavole rotonde e i sit in”.
LE INIZIATIVE PER CELEBRARE L’8 MARZO
Gli uomini dello Spi Cgil di Roma e Lazio hanno lanciato l’appello ‘Chi ama Non uccide‘ per dire basta ai femminicidi, mentre i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio hanno invitato tutti gli uomini ad aderire all’appello ‘Cari uomini…abbiamo un problema‘ e a partecipare al presidio che l’8 marzo, alle ore 14, si terrà in Piazza del Popolo”.
Oggi, 5 marzo, alle ore 17.30, il Coordinamento Donne Fisac Cgil di Roma e del Lazio presenta l’iniziativa on line ‘La capacità di lottare. Letture di testi di scrittrici, scultrici, politiche’.
La Fiom Cgil di Roma e Lazio ha convocato per l’8 marzo, alle ore 10, l’assemblea online ‘Donne contro il nostro distanziamento sociale, contro il virus delle disuguaglianze. Democrazia, inclusione, uguaglianza, lavoro, futuro‘. Nella stessa giornata, alle ore 14.30, la Flc Cgil di Roma e Lazio presenterà l’iniziativa “Contrasto alle discriminazioni e benessere nei luoghi di lavoro. Organismi, azioni e networking negli enti pubblici di ricerca”, mentre il Nidil e la Cgil Roma Centro Ovest Litoranea pubblicheranno sui canali social il video “Io lotto per il Lavoro” che dà voce alle lavoratrici precarie, con contratti parasubordinati tra discriminazione e divario retributivo.
La Cgil, lo Spi Cgil e il Coordinamento Donne di Frosinone Latina offrono con l’iniziativa “De mulieribus in tempo di pandemia” un doppio appuntamento, l’8 marzo e il 15 marzo, con il teatro.
Il 9 marzo, alle ore 16, il Coordinamento Donne, lo Spi Cgil Rieti Roma Est Valle dell’Aniene e lo Spi Cgil di Roma e del Lazio presenteranno l’iniziativa on line ‘Non spettatrici ma protagoniste‘, con la partecipazione di Livia Turco, della consigliera regionale Marta Bonafoni e di dirigenti delle ASL Roma 2, 5 e Rieti.
L’11 marzo, alle ore 16, il Coordinamento Donne e la Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo presenteranno il docufilm: ‘Io lavoro sicura!’.
Il 12 marzo, alle ore 16, la Cgil Roma Sud Pomezia Castelli promuoverà su Facebook l’iniziativa: ‘Come il virus colpisce il lavoro delle donne. Gap, occupazione, sviluppo‘. Parteciperanno, tra gli altri, Eleonora Mattia, consigliera regionale e presidente della commissione Lavoro e pari opportunità e Valentina Cardinali, Consigliera di parità del Lazio.
Il 18 marzo, il Coordinamento Donne Filt Cgil di Roma e del Lazio presenterà il proprio programma politico e l’iniziativa ‘Il tempo delle Donne’”.
5 marzo 2021