La 18enne fa la misura per approdare alle Olimpiadi di Tokyo 2021: nessuna lunghista al mondo ha fatto meglio di lei nel 2021. Iapichino: “Ancora non ho realizzato ciò che ho fatto”
Buon sangue non mente: Larissa Iapichino, figlia di Fiona May e Gianni Iapichino, fa la storia ed entra di nel gotha del salto in lungo mondiale.
Ai Tricolori indoor di Ancona, la 18enne ‘figlia d’arte’ ha realizzato un’impresa che rimarrà scolpita negli annali dell’atletica non solo italiana.
Infatti ha vinto il titolo nazionale strabiliando, perché con la misura di 6.91 ha eguagliato il primato italiano assoluto indoor di sua madre Fiona May che lo aveva ottenuto a Valencia nel 1998, quando vinse (a 28 anni) gli Europei al coperto. “Sono sbalordita, è tutto surreale: e ora Tokyo”, dice Larissa.
E una storia pazzesca, quella della bambina che pubblicizzava un cioccolato assieme a mamma Fiona in un celebre spot di una quindicina di anni fa e che ora è diventata grande e promette di emulare, se non far meglio, della genitrice che l’ha ispirata, assieme a papà Gianni Iapichino, nello scegliere l’atletica fra i tanti sport che praticava fin dai tempi delle scuole elementari.
Di figli d’arte è ricco lo sport, ma campioni che a soli 18 anni raggiungono e superano chi gli ha regalato i propri geni, in una simbolica gara attraverso il tempo, sono davvero rari.
I cromosomi sono quelli giusti, e lo dimostra anche il fatto che la misura ottenuta oggi dalla ragazza fiorentina di Borgo San Lorenzo è anche il nuovo primato del mondo indoor under 20, che migliora di tre centimetri quello che resisteva dal 1983 e apparteneva alla fenomenale tedesca Heike Drechsler, grande rivale proprio di mamma Fiona.
E ancora: nessuna ‘lunghista’ al mondo nel 2021 ha fatto meglio della portacolori delle Fiamme Gialle, che con la prestazione di oggi ha coronato anche il sogno di andare all’Olimpiade di Tokyo. Dove, ma è meglio dirlo a bassa voce, Larissa potrebbe recitare un ruolo da protagonista nonostante la giovanissima età: compirà 19 anni a luglio, stesso mese in cui cominceranno i Giochi.
“Ancora non ho realizzato quello che ho fatto – commenta la Iapichino -, lo farò con calma. Quando ho visto 6,91 mi sono detta che avevo saltato come mia mamma, poi ho realizzato il resto. E ora tutto mi sembra surreale, un sogno. E anche Tokyo lo è, portare a casa a 18 anni una misura standard per i Giochi non è una cosa da tutti i giorni. Spero di poter imparare dalle tante campionesse che affronterò . Prenderò Tokyo come un’esperienza, serviranno lavoro di testa ed esperienza. Aver battuto un record della Drechsler è una cosa che mi ha sconvolta, lei è stata una delle dee del salto in lungo, e mi è venuto un colpo. Sono molto emozionata”.
(Globalist)