Il sindaco di Firenze, pur avendo contribuito a logorare il segretario, ora sostiene che i problemi del Pd non sono colpa di Zingaretti
Lui, da un punto di vista dei sostenitori del segretario, è uno di quelli che ha contribuito a logorare il leader democratico.
Ma lui non la pensa così: “Il Pd non sta per niente bene. Non è colpa di Zingaretti. Ora viviamo ogni conflitto come l’anticamera di una scissione. Dobbiamo recuperare serenità, dobbiamo farlo insieme, anche con Zingaretti. Io credo che se ritirasse le dimissioni, se non le formalizzasse, sarebbe meglio. Aprire una resa dei conti in questo momento, con la pandemia e i vaccini da fare, non ha senso”.
Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd) a ‘Tagadà’ su La7.
“Non è questo il momento per avvicendamenti”, ha aggiunto, spiegando che “sono rimasto molto sorpreso da questa decisione improvvisa. Stiamo vivendo l’esperienza del Covid che sta riprendendo forza e diventa complicato affrontare una questione politica interna al partito perché i nostri cittadini sono preoccupati. Possiamo affrontare la discussione senza arrivare agli estremi del congresso, l’assemblea deve essere una grande occasione per parlare delle questioni del Paese. Se ci confrontiamo sui temi possiamo evitare gli scontri di potere sulle persone e anche sul segretario”.
“Non mi sento chiamato in causa” da Zingaretti, ha detto ancora, perché “i sindaci che hanno a che fare con le correnti? Non abbiamo mai chiesto le dimissioni. Possiamo discutere senza che il confronto si trasformi in faida”.
(Globalist)