Intervista domani sulla Stampa, un pensiero anche alla Juve: “Sarebbe stato fiero di vivere l’ultimo decennio con 9 scudetti consecutivi”
Giovanni Agnelli “intuì e disse prima degli altri che nel mondo dell’auto sarebbero rimasti sei o sette grandi player globali.
Oggi, con Stellantis, siamo uno di questi player. E’ un traguardo importante, ma è un punto di partenza, sicuramente non di arrivo”.
Gianni Agnelli allo stadio con i nipoti John (sopra) e Lapo (a sinistra)
Così il presidente di Stellantis, John Elkann, in un’intervista a La Stampa in cui in occasione del centenario della nascita dell’Avvocato, il prossimo 12 marzo, evoca la figura nel nonno, scomparso 18 anni fa, il 24 gennaio del 2003: presidente della Fiat e della Juventus, uomo simbolo del capitalismo italiano.
Molti i temi toccati nell’intervista, che sarà in edicola domani, firmata da Massimo Giannini: l’evoluzione dalla Fiat a Stellantis, i cambiamenti geopolitici internazionali che hanno segnato gli ultimi 20 anni, il rapporto con l’Italia e con Torino, la Juve, la Ferrari, il gruppo Gedi, oltre ai ricordi famigliari e personali.
Tra i temi anche la Juventus. “Mio nonno sarebbe stato fiero e felice – osserva Elkann – di vivere l’ultimo decennio: 9 scudetti consecutivi, quasi il doppio dei 5 che lui visse da bambino negli anni Trenta. Avrebbe sposato la scelta coraggiosa di mio cugino Andrea: dopo un decennio così ricco di grandi successi, puntare su un allenatore e una squadra giovane per costruire il futuro”.
(La Repubblica)