Una ventina di militanti guidati dal portavoce Mattia Santori sono stati ricevuti per 4 ore dalla presidente dem, Valentina Cuppi. “Apriamo il partito per un campo largo di centrosinistra”
Quattro ore dentro al Nazareno. Tanto è servito alle Sardine per rendersi conto della situazione in cui versa il Partito Democratico dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. Il Pd non esiste più: è un arcipelago di correnti, lamentano gli esponenti del movimento nato in coincidenza con le regionali dell’anno scorso per fermare l’avanzata di Matteo Salvini nella ‘democratica’ Emilia-romagna. Ed è così – spiegano Mattia Santori, Jasmine Corallo e Lorenzo Donnoli – che lanceremo a breve una proposta, rivolta alle associazioni, agli enti e ai singoli, legati in qualche modo ai dem, per costruire un percorso, una ‘Piazza Grande bis’ all’esterno del Pd. Il riferimento è alla mozione congressuale di Nicola Zingaretti, appunto ‘Piazza Grande’, e al suo progetto di “aprire il partito” per un “campo largo di centro sinistra” che comprenda anche le realtà civiche, le associazioni, i territori. Zingaretti è stato messo nell’angolo, lamentano ancora le Sardine, l’assemblea del partito che si terrà nei prossimi giorni non potrà respingere le sue dimissioni e lui non le ritirerà. Il partito non può più reggere così, ostaggio delle correnti, continuano. Se non ci sarà un cambio radicale della dirigenza, il dialogo non è più possibile e chiediamo a Zingaretti di seguirci anche lui, fuori dal Pd.
Il blitz a mezzogiorno
La giornata delle Sardine al Nazareno era iniziata intorno alle 12. Una piccola delegazione, per evitare assembramenti, era arrivata davanti alla sede del Pd, nel cuore di Roma. T-shirt rosse – con la scritta ‘Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai? 6000 Sardine” – e sacchi a pelo alla mano, il gruppo di Santori era pronto ad occupare il Nazareno. Ma la disponibilità della presidente del Pd Valentina Cuppi ad ascoltarli ha reso inutili i sacchi a pelo.L’incontro, a sorpresa, si e’ protratto per ore, durante le quali è arrivato il messaggio, molto apprezzato di Zingaretti. “Le Sardine sono energia positiva dell’Italia e della democrazia, il fatto che siano preoccupate e mobilitate conferma che il Partito democratico e’ una grande forza”, scandisce l’ex segretario del Pd, a margine di un appuntamento come governatore della regione Lazio. Ma malgrado gli sforzi di Cuppi, i colloqui sono deludenti negli esiti, quantomeno per le Sardine che chiedevano l’avvio di una “nuova fase costituente: aperta, democratica, innovativa”.
Il grazie a Valentina Cuppi
“Per prima cosa vogliamo ringraziare Valentina Cuppi per averci accolto quattro ore nella sede del Pd. Non e’ scontato. Abbiamo capito che e’ anche una eccezione questo ascolto”, dice Santori uscendo dal Nazareno. “Per noi il problema e’ di non aver attuato il progetto di Piazza Grande. Abbiamo chiesto di continuare percorso di Piazza Grande, certificandolo in assemblea. Siamo pronti a chiedere a Zingaretti di proseguire il percorso fuori dal Pd”. “Ci hanno spiegato e abbiamo compreso come in questo momento non sia possibile fare il congresso – continua -. Allora chiediamo che si apra una Costituente, una seconda fase di Piazza Grande, una Piazza Grande bis che prosegua il percorso”.”Abbiamo capito che il Pd e’ un arcipelago di correnti: usciamo di qui piu’ che come Sardine, come salmoni”, lamenta Jasmine Corallo. “Noi abbiamo constatato che il Pd e’ in un pantano incredibile per colpa di correntismi e renzismi che non smettono di caratterizzare questo partito”, aggiunge Donnoli, al suo fianco. “Siamo stati ascoltati dalla presidente Cuppi che e’ slegata dalle correnti e ha creduto nel progetto di allargamento di Piazza Grande. Siamo stati rassicurati. Noi vorremmo allargare ad altre forze della societa’ civile e partitiche che non siano solo il Pd. E’ ovvio che ci vuole un impegno a non ricascare nella stessa ricetta diabolica renziana e liberista che ci ha fatti arrivare al punto in cui siamo”.
(Agi)