23 Dicembre, 2024
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Game Changer, l’opera di Banksy valutata 3 milioni di sterline

Regalata all’ospedale di Southampton durante la pandemia da Covid-19, l’opera di Banksy verrà messa all’asta da Christie’s
Batman e Spiderman accantonati in un cestino: è un’infermiera munita di mascherina la vera eroina. Con l’opera “Game Changer” realizzata nel maggio 2020 Banksy ha nuovamente stupito tutti. L’opera, consegnata all’ospedale Southampton di New York, presenta una nota scritta dall’artista: “Grazie per tutto quello che stai facendo. Spero che questo renda un po’ più luminoso il posto, anche se è solo bianco e nero”.
Questo dipinto, tra i più suggestivi ed emozionanti tra quelli prodotti dall’artista inglese, omaggia l’eroismo dimostrato dagli operatori sanitari durante il periodo di pandemia da Covid-19 e racconta ancora una volta la capacità di Banksy di catturare in una semplice immagine un momento unico della storia contemporanea.
Pochi giorni fa è stata comunicata dalla casa d’asta Christie’s la messa in vendita del dipinto, che avverrà martedì 23 marzo. Secondo la stessa Christie’s pare che “Game Changer” potrebbe valere oltre tre milioni di sterline. I ricavati del quadro andranno in beneficenza, come già è avvenuto in passato con opere quali il trittico “Mediterranean Street View” per l’ospedale di Betlemme o “Devolved Parliament” – quadro famosissimo che ritrae gli scimpanzé come parlamentari della Camera dei Comuni – che venne venduto nel 2019 per ben 10 milioni di sterline.
Chi è Banksy
Artista anonimo, considerato il maggiore esponente contemporaneo della street art, Banksy è nato a Bristol nel 1974. Nelle sue opere vengono affrontati temi politici, spesso con una sfumatura satirica, per via del forte attivismo che egli manifesta tramite le sue opere.
Numerosi i soggetti ritratti: da scimmie a topi (e i suoi “rats” sono apparsi anche durante il lockdown, dipinti da Banksy direttamente nel bagno di casa sua e immortalati in un divertentissimo post su Instagram) ma anche poliziotti, gatti e la Royal Family. Tra le opere diventate icone c’è sicuramente “Il lanciatore di fiori” (Flower Thrower) che ritrae un ragazzo immortalato nell’atto di lanciare un mazzo di fiori ai poliziotti durante la sommossa ma anche e soprattutto “Girl with baloon”, oggi situata sulle scale del Waterloo Bridge sul lato di South Bank a Londra, che raffigura una ragazzina che tende la sua mano verso un palloncino rosso a forma di cuore che sta volando via, trascinato dal vento.
È di poche settimane fa la creazione dell’ultima opera di Banksy sui muri del carcere di Reading, raffigurante un detenuto appeso a un lenzuolo, con una macchina da scrivere usata come zavorra.
È un’opera che mira a sensibilizzare il pubblico, nel tentativo di salvare la prigione di Reading, dismessa dal 2013 e messa in vendita dal governo nel 2019. Nella stessa prigione fu incarcerato Oscar Wilde per omosessualità nel periodo tra 1895 e 1897.
Banksy all’asta: colpo di scena?
Molto spesso Banksy si è trovato al centro di attività provocatorie. Ha destato infatti molto scalpore l’episodio di autodistruzione effettuato da Sotheby’s dopo essere stato venduto alla cifra record di un milione di sterline. Poco dopo aver concluso l’affare, una sorta di tritadocumenti probabilmente nascosto dietro la cornice ha distrutto parte della tela, scivolata fuori dal quadro in tante striscioline.

Di fronte alla vendita di “Game Changer” prevista da Christie’s il 23 marzo potrebbero quindi esserci gli occhi puntati su un ulteriore colpo di scena. Staremo a vedere, intanto una cosa è certa: Banksy, forte anche del suo ostinato anonimato, fa parlare di sé e discutere continuamente. E questa è la prerogativa imprescindibile dell’arte contemporanea.

(Today.it)

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