“Confidiamo che siano assolutamente prive di fondamento le indiscrezioni su una riduzione delle risorse previste per la misura del Superbonus 110% nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”. Così CNA, che, mentre esprime forte preoccupazione per una modifica al ribasso dell’incentivo, rilancia la richiesta di prorogarlo almeno a tutto il 2023.
Il Superbonus rappresenta uno strumento importante per la riqualificazione energetica degli edifici in funzione degli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e per il rilancio della filiera delle costruzioni, con benefici evidenti per l’economia del Paese. Depotenziarlo sarebbe un clamoroso autogol.
“Anche nei nostri territori c’è grande interesse per questo incentivo. Ma si sta procedendo con lentezza. Le difficoltà non sono poche, dalla complessità degli adempimenti ai tempi lunghi per gli anticipi sui contratti Superbonus erogati dalle banche alle imprese. La proroga è dunque necessaria per assicurare una reale efficacia della misura, che, come chiediamo da tempo, va estesa anche agli immobili strumentali”, afferma Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
“Occorre altresì che si intervenga con rapidità per semplificare norme e procedure, in modo da rendere la misura più interessante e consentire – conclude Melaragni – una accelerazione del processo di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio”.