Bracciano, un arboreto didattico a San Celso per il rimboschimento del territorio: è il tema dell’accordo sottoscritto dal Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano con l’Università Agraria di Bracciano e l’Istituto Tecnologico Paritario Salvo D’Acquisto per il progetto Ossigeno, promosso dalla Regione Lazio per contrastare i cambiamenti climatici, compensare le emissioni di CO2 e proteggere la biodiversità con l’obiettivo di piantare fino a sei milioni di nuovi alberi, uno per ogni abitanti della nostra regione, per rendendola la più green d’Italia. “Grazie all’impegno del nostro territorio è stato presento un progetto di alto valore ambientale approvato nelle graduatorie finali regionali – dall’Ente Parco affermano il Presidente Vittorio Lorenzetti e il Direttore Daniele Badaloni – l’area di San Celso si arricchirà di un’architettura verde contribuendo enormemente al benessere del paesaggio, dei cittadini e dei turisti amanti della natura”. Stanziati 25.000 euro, l’accordo quinquennale prevede infatti la realizzazione di un giardino botanico delle specie agroforestali autoctone in due zone limitrofe di San Celso. Si tratta di una superficie irregolare attualmente inutilizzata, la prima di 4.330 mq lunga 380 metri, la seconda di 480 mq è invece lunga 110 m. Oggi l’area risulta coperta da vegetazione spontanea erbacea ed arbustiva, con esemplari di leccio (Quercus ilex L.), quercini (Quercus spp.) e di pino insigne (Pinus radiata D.Don.), alcuni morti o in cattivo stato di vegetazione. In funzione dell’effettivo spazio disponibile dopo le operazioni di decespugliamento e abbattimento degli arbusti morti, la piantumazione prevede l’innesto di 115 nuovi alberi di diversa specie per renderla una risorsa a disposizione dell’intera comunità locale: attivata la convenzione ‘Alternanza scuola lavoro’ l’Istituto Salvo D’Acquisto si è impegnato a far svolgere agli studenti l’ordinaria manutenzione come programma di educazione ambientale, mentre l’accesso gratuito della cittadinanza al sito sarà garantito dall’Università Agraria. Vista la presenza di cinghiali selvatici, una recinzione delimiterà la superficie rimboschita. I lavori saranno realizzati tra Ottobre 2021 e Aprile 2022. Per l’Ente Parco il progetto è stato condotto dal dal dr. agronomo Marco Mariani e dal dr. forestale Andrea Cerulli.