Jurgen Conings, 46 anni, sostenitore delle teorie della cospirazione sul Covid-19 e fervente oppositore delle restrizioni per contenere il contagio, si è dato alla macchia lo scorso 17 maggio dopo aver fatto incetta di armi in un deposito delle forze armate

Jurgen Conings, il tiratore scelto che ha disertato dall’esercito belga ed è oggetto di un’intensa caccia all’uomo da due settimane, ha stilato una lista di dieci persone da uccidere, tra i quali Marc Van Ranst, uno dei più celebri virologi del Paese, e il ministro della Difesa, Ludivine Dedonder.

La lista, scrive la stampa belga, è contenuta in una delle tre lettere d’addio lasciate dall’ex istruttore di tiro prima di sparire nel nulla. Il quarantaseienne, sostenitore delle teorie della cospirazione sul Covid-19 e fervente oppositore delle restrizioni per contenere il contagio, si è dato alla macchia lo scorso 17 maggio dopo aver fatto incetta di armi in un deposito delle forze armate.

Dell’arsenale caricato da Conings sulla sua automobile fanno parte anche quattro lanciarazzi. Le forze dell’ordine hanno aumentato le misure di sicurezza intorno ai potenziali obiettivi di Conings, tra i quali la ex moglie, l’avvocato coinvolto nel suo divorzio e i superiori che lo avevano degradato in seguito alle minacce inviate lo scorso anno a Van Ranst.

Ex membro del partito di estrema destra Vlaams Belang, Coning è un esperto cecchino che ha combattuto in numerosi scenari di guerra, come l’ex Jugoslavia, il Libano, l’Afghanistan, il Kosovo e l’Iraq. Il “Rambo belga” è diventato un idolo per gli attivisti anti lockdown di Belgio e Olanda e il suo nome è stato spesso scandito nel corso delle ultime manifestazioni contro le restrizioni. Centinaia di poliziotti e militari sono coinvolti nelle operazioni di ricerca di Coning, che potrebbe aver trovato appoggio e riparo grazie al sostegno del quale gode negli ambienti dell’estrema destra.

(AGI)

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