“Abbiamo fatto un lavoro fatto bene” scriveva l’uomo a un’amico nei giorni in cui si erano perse le tracce della diciottenne che si opponeva a un matrimonio combinato
“Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”. Sarebbe questa, secondo quanto riporta la Gazzetta di Reggio Emilia, la frase scritta da Hasnain Danish, zio di Saman, a un amico in una chat parlando della ragazza scomparsa a Novellara.
Intanto proseguono le ricerche del corpo, in attesa di testimonianze chiave e che dia frutto la caccia agli indagati ancora irreperibili.
La 18enne pachistana sparita nel nulla da circa un mese nella Bassa Reggiana secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa perché si opponeva a un matrimonio combinato dai genitori. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio: indagati risultano oltre al padre e la madre della 18enne anche due cugini – uno già arrestato in Francia – e uno zio.
Il padre, in una recente intervista al Resto del Carlino, aveva raccontato che la figlia è viva ed è in Belgio e che sarebbe tornato in Italia il 10 giugno per chiarire la vicenda. Gli investigatori però non credono a questa versione considerandola un tentativo di depistaggio.
Agli atti dell’inchiesta ci sono tre video che da un lato portano ad ipotizzate l’omicidio della giovane e dall’altro fanno sospettare il coinvolgimento dei parenti. Il primo e’ del 29 aprile scorso: secondo le verifiche investigative mostra lo zio e i due cugini con due pale, un piede di porco, ed sacco azzurro mentre dalla zona del casolare si dirigono verso la campagna. Per gli inquirenti in quel momento avrebbero preparato il luogo, forse una buca scavata nel terreno, per nascondere il corpo.
Il secondo video è del giorno successivo. Il 30 aprile le immagini mostrano Saman mentre esce di casa con uno zainetto sulle spalle. È insieme al padre e alla madre. I genitori rientrano nell’abitazione da soli senza la figlia. Secondo gli inquirenti la giovane sarebbe stata indotta ad andare dallo zio considerato l’esecutore materiale dell’omicidio. A completare il quadro accusatorio ci sarebbe un terzo filmato sempre riconducibile alla stessa sera: mostra il padre uscire nuovamente di casa che cammina verso i campi per poi ritornare con lo zainetto che portava Saman.
(AGI)