Piogge torrenziali hanno investito i Laender di Renania-Palatinato e Nord Reno Westfalia, portando all’esondazione dei fiumi. Case trascinate via, persone sui tetti per cercare scampo. Merkel: “Il mio cuore è con le vittime, ricostruiremo”. Maltempo anche in Belgio 8 vittime
Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime provocate dai nubifragi che hanno investito diversi Paesi del Nord Europa: in Germania sono morte almeno 59 persone mentre altre 1.300 risultano disperse. In Belgio le vittime sono 8 e decine di persone sono ancora disperse. E adesso si attendono altre violente piogge per domani.
I nubifragi hanno inondato anche il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Tempeste fino in Svizzera. In Germania, che sta vivendo uno dei peggiori disastri meteorologici dalla seconda guerra mondiale, molti disperati hanno cercato rifugio sui tetti delle case. E’ stata la parte Ovest del Paese a essere colpita, in particolare gli Stati di Renania-Palatinato e Nord Reno-Westfalia, dove i nubifragi hanno provocato l’esondazione dei fiumi, minacciando di buttare giù le case.
La cancelliera Angela Merkel, che è in visita a Washington, si è detta “sconvolta” dalla catastrofe e dal “disastro” umanitario e ha parlato di “tragedia” per la nazione. Il leader del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, che punta a succedere alla cancelliera Angela Merkel alle elezioni di settembre, ha cancellato un evento in Baviera per seguire la situazione; e ha puntato l’indice contro il surriscaldamento climatico, chiedendo di “accelerare” gli sforzi globali per combatterlo.
“Saremo al fianco della città e delle persone che sono state colpite”, ha assicurato, mentre visitava Hagen con gli stivali ai piedi. Nella sola città di Ahrweiler sono stati recuperati almeno 18 corpi; più a nord, nel distretto di Euskirchen, le vittime sono state 15. A sud di Bonn, nel comune di Schuld, sei case sono state spazzate via dalla furia delle acque e quattro persone sono morte, mentre diversi altri corpi sono stati rinvenuti nelle cantine.
Tra le vittime nella regione occidentale della Germania si contano due vigili del fuoco, morti mentre cercavano di evacuare delle persone da edifici ad Altena e Wedohl; altri due uomini sono rimasti uccisi in cantine allagate vicino Solingen, mentre un altro decesso è stato segnalato a Rheinbach. I soccorritori si sono mossi in elicottero per raggiungere chi si era rifugiato sui tetti per scampare alla furia delle acque. Un alto funzionario ha esortato i residenti a restare a casa e “se possibile andare ai piani alti”. “La situazione è molto seria”, ha sottolineato. Berlino ha dispiegato 400 soldati per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso, mentre decine di migliaia sono rimaste senza elettricità.
Anche in Belgio è stato mobilitato l’esercito. Nei Paesi Bassi la provincia di Limbourg, che confina con la Germania e il Belgio, ha avuto gravi danni. Diverse strade e un’autostrada sono state chiuse per il rischio di allagamenti dovuti alle esondazioni. E adesso, su richiesta della Commissione Ue, si è messa in moto la macchina dell’assistenza internazionale europea. Un team della Protezione civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha già raggiunto Liegi; nelle prossime ore partirà da Venezia un volo C-130 dell’Aeronautica militare, che trasporterà il modulo messo a disposizione dai vigili del fuoco con personale e mezzi specializzati nella ricerca e soccorso in contesti alluvionali.Domani invece un elicottero della Difesa raggiungerà il Belgio per supportare le attività di ricerca dei dispersi.
(Agi)