23 Novembre, 2024
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Taormina, verso una Giornata Internazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo insieme al “Pianista di Ramallah”

Un sogno che si realizza per Mohammed Al Sheikh, 18 anni, conosciuto come “Il pianista di Ramallah”, che si è esibito nel teatro antico di Taormina con il concerto evento “Musica da Gerusalemme, segni di speranza”, presentato da Metis Di Meo. Un evento dal particolare significato musicale, ma anche simbolico, nato da un’idea del giornalista Roberto Giamboi e organizzato dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), dalle associazioni musicali Aldebaran e Almoetia e dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia.

La storia di Mohammed è quella di un ragazzo palestinese il cui amore per l’arte e la musica l’hanno portato ad oltrepassare, letteralmente, ogni giorno la frontiera. Mohammad viene da Ramallah, (Cisgiordania, Palestina), e viene notato per il suo talento da un’insegnante ebreo-russa, Emma Spitkovsky, che decide di prenderlo come allievo al “Magnificat Institute Jerusalem”, la prestigiosa istituzione creata dai francescani della Custodia di Terra Santa per la formazione musicale di giovani provenienti da tutto il mondo. Quasi ogni giorno, per recarsi alle lezioni di piano a Gerusalemme, Mohammed supera i rigidi posti di blocco che separano Israele dai territori palestinesi e negli anni, con la musica, il giovane pianista di Ramallah ha superato nuove frontiere e con il suo talento è stato notato da tutto il mondo. Durante il concerto a Taormina Mohammed ha suonato le musiche di Rossini, L.V. Beethoven, G. Bizet, Carmen, ed E. Grieg.

A raccontare la sua storia in Italia è stato Raffaele Genah, corrispondente RAI da Gerusalemme, presente a Taormina per la giornata dedicata al tema della pace e del dialogo tra i popoli, organizzata dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. Lo stesso concerto di Taormina è stato il momento conclusivo di una giornata che aveva visto nel pomeriggio tenersi una Tavola Rotonda (presso l’Hotel Villa Diodoro) dal titolo “Mai più vittime civili di guerra – la cultura della pace e della solidarietà quale strumento di prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

Obiettivo della Tavola Rotonda è stato quello di discutere dei prossimi passi da percorrere per rendere la “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, istituita su impulso dell’ANVCG in Italia con la legge 25/01/2017 n. 9, europea prima ed internazionale poi.

Al concerto la presenza di molte tra le autorità e le personalità che avevano già preso parte alla Tavola Rotonda, tra cui il Vice Capo della polizia prefetto Maria Teresa Sempreviva, il Questore di Messina Gennaro Capoluongo, alcuni componenti del Comitato Promotore, tra cui: Paola Severini (giornalista e Direttrice di Angelipress), Marco Tarquinio (Direttrice di Avvenire), Francesco Profumo (Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo) e Franca Giansoldati (giornalista e scrittrice).

Durante l’intervallo il Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Giuseppe Castronovo e il Sindaco di Taormina, Mario Bolognari, hanno premiato rispettivamente la Senatrice Urania Giulia Rosina Papatheu e l’Amb. Umberto Vattani, Presidente del Comitato Promotore, per il loro impegno nella promozione della cultura della pace e per l’istituzione di una Giornata Internazionale delle vittime civile di guerra.

La Senatrice Papatheu ha commentato: «Ho avuto la fortuna di conoscere il Presidente Castronovo che mi ha fatto aprire gli occhi sulla realtà delle vittime civili di guerra, raccontandomi anche la sua storia personale. Quanto gli è accaduto da piccolo non lo ha fermato, ma anzi lo ha spinto a donare a tutti la sua cecità per causa di guerra trasformandola in azione di pace. Questa conoscenza spero di trasmetterla ai miei colleghi, non solo italiani, per promuovere una cultura di pace condivisa».

Nel ritirare il premio, Umberto Vattani ha commentato: «Ringrazio per un premio che non penso di meritare perché ritengo sia un dovere di ciascuno di noi battersi per quelli che sono le vittime innocenti ed incolpevoli dei conflitti che ci sono nel mondo». L’ambasciatore ha avuto modo anche di ricordare i lavori della Tavola Rotonda del pomeriggio e ringraziare i numerosi ospiti nazionali ed internazionali per il sostegno da essi dichiarato in ordine all’istituzione della Giornata Internazionale delle vittime civili di guerra. In particolare, ha voluto ringraziare il Ministero degli Esteri, presente al concerto con Valeria Biagiotti, Capo della Task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, ma anche Samuel Cogolati, Deputato del Parlamento Belga, André Vallini, Senatore del Parlamento Francese, Jean-Marc Bovin, responsabile delle relazioni istituzionali di Humanity & Inclusion, il Console della Repubblica Federale Tedesca Nunzio Turiaco e il Dottor Bastian Scianna, Professore dell’Università Postdam e membro della Fondazione Konrad-Adenauer.

L’ambasciatore ha, infine, voluto ricordare il toccante momento di raccoglimento e preghiera fra i rappresentanti delle principali religioni monoteiste, tra cui il monaco ortodosso Padre Alessio Mandanikiotis, l’Imam del Centro Islamico d’Italia, Mohammad Hassan Abdulghaffar Muhammad, Monsignor Carmelo Lupò, dell’Arcidiocesi di Messina, il Pastore della Chiesa Pentecostale, Daniel Abi Blay, e il saluto di del Rabbino Capo Riccardo Shemuel Di Segni, che ha chiuso la Tavola Rotonda con una preghiera e invocazione di pace.

Alla fine del concerto l’ANVCG ha premiato, sempre con delle targhe in cui si ringrazia per l’impegno profuso per promuover la cultura della pace e del dialogo, anche il pianista Mohammed Al Sheikh e il Magnificat Institute Jerusalem con il suo Presidente Alberto Joan Pari.

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