22 Novembre, 2024
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L’incertezza del “Magnifico”

«Del doman non v’è certezza» recitava un verso della “Canzona di Bacco”, composta da Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, in occasione del carnevale del 1490. Frase di sicuro banale, ma quanto mai ficcante per sottolineare l’indecifrabilità del futuro. Ecco, a distanza di cinquecentotrent’anni da quella sinfonia, il ragionamento torna utile per soffermarci su quel che accadrà al termine della stagione estiva. Il virus s’è insinuato nella nostra quotidianità, a più riprese abbiamo vagheggiato d’averlo asfaltato, invece si ripresenta, puntuale, con le cosiddette varianti già all’alba di luglio. E ci si prepara a vivere un altro autunno caldo, anche se stavolta le lotte sindacali di mezzo secolo fa c’entrano davvero poco. Le Istituzioni puntano all’immunità di gregge, ma basta un titolo a effetto per smontare l’idea che gli Italiani hanno del vaccino. Per cui ancora oggi – premesso, ognuno è libero di vaccinarsi o meno – non sono pochi quelli che eviteranno di farsi inoculare il siero. E dunque fra dubbi, incertezze e problemi, ci si incammina verso la tornata elettorale di ottobre, quando saremo chiamati alle urne per le amministrative. Con la consapevolezza che gli eletti, rispetto alle precedenti elezioni, stavolta avranno il compito di mettere in agenda in maniera preventiva la questione-Covid. Ci sarà tempo per parlarne, spazio per scriverne. Per cui, come cantava Gabriella Ferri, andiamocene “Tutti al mare”. Ma, quest’anno, con cognizione di causa, sperando di contribuire, ognuno nel suo piccolo, a mettere paletti qua e la alla contaminazione. Non sarà un’estate facile, questa è zona dove transitano i rifiuti di Roma, dove rischiano di stazionare quelli radioattivi, dove i problemi, insomma, non mancano. Ma “fare squadra” per difendere fra le altre cose il territorio, la scuola, le tradizioni… può aiutare a renderci meno vulnerabili.
Massimiliano Morelli

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